Processo Rinascita Scott a Catania, penalisti in sciopero: ‘Nomadismo giudiziario inaccettabile’
Critiche dure dai penalisti: “La celebrazione del processo lontano dalla sede naturale comporta nuove e gravi limitazioni”. Assemblea contro i maxi processi
29 Gennaio 2025 - 15:12 | Comunicato Stampa

Il Coordinamento delle Camere penali calabresi ha indetto per il 3 febbraio, in concomitanza con l’inizio, nell’aula bunker di Catania, dell’appello del processo denominato “Rinascita”, l’astensione di tutte le Camere penali della regione. Obiettivo della protesta è denunciare “la pratica sistematica dei maxi processi e la conseguente lesione del diritto di difesa delle persone imputate”.
“È punto di vista condiviso – si legge in una nota – quello del tangibile depauperamento della civiltà del processo sotto i colpi di uno stato di eccezione permanente. Nella specie, lo spostamento della celebrazione del processo a centinaia di chilometri dalla sede naturale impone una forma di nomadismo giudiziario che comporta un’ulteriore compressione dei diritti difensivi, peraltro senza alcuna interlocuzione con le parti interessate”.
La protesta delle Camere penali territoriali
La Camera penale di Catanzaro, così come tutte le Camere penali territoriali, ha aderito all’iniziativa del Coordinamento regionale “per denunciare e protestare contro questa pratica che impone la migrazione dei cittadini imputati nel processo e dei loro avvocati presso sedi lontane e, più in generale, per affermare la necessità di ritrovarsi dentro il comune perimetro costituzionale del giusto processo, scolpito nell’art. 111, ponendo così fine alla logica della perenne emergenza”.
L’assemblea dei penalisti catanzaresi
I penalisti di Catanzaro, in occasione della giornata di astensione, si riuniranno in assemblea nella sala del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro per “discutere ed approfondire le ragioni dell’astensione”. La protesta, oltre a sottolineare la difficoltà derivante dallo spostamento del processo a Catania, punta a richiamare l’attenzione sull’importanza di preservare i diritti difensivi e il rispetto delle garanzie costituzionali anche nei cosiddetti maxi processi.
