Campagna regionale "Scegli calabrese" con simbolo Lega: scoppia la polemica. Interrogazione del Pd

Lanciata dal vicepresidente della Giunta, Nino Spirlì, la comunicazione ha fatto infuriare anche Callipo: "Propaganda"

C’è un po’ di tutto. Dai funghi ai pomodorini, dai peperoncini ai filej, passando dalle sarde e dall’ortofrutta. Un mix di colori e sapori sul quale la Lega, ha voluto metterci il timbro. Peccato però che la campagna di comunicazione rechi anche il logo della Regione Calabria. Più piccolo di quello della Lega. E con foto che qualcuno ha accertato essere di provenienza scandinava. Nel senso che nelle foto utilizzate appare anche la scritta in lingua straniera. Ma questo potrebbe addirittura diventare solo un dettaglio. Insomma un pasticciaccio che ha travolto il vicepresidente della Giunta regionale, Nino Spirlì che, anche da assessore alla Cultura, alle Politiche del commercio e dell’artigianato ed alla Legalità, ha lanciato questa particolare campagna promozionale per sostenere il consumo locale.

La polemica

È esplosa subito. Il primo a porre l’accento sulla stravagante iniziativa è stato il consigliere democrat Luigi Tassone che attraverso la sua pagina facebook, chiedendo al presidente Jole Santelli di prendere le distanze, ha parlato di

“un’operazione molto discutibile che mischia partito ed Istituzione, che genera confusione e che, proprio per questa sorta di forzata commistione, potrebbe avere anche effetti controproducenti. Preoccupa, in tal senso, il modo d’intendere il settore pubblico, piegando gli interessi collettivi agli obiettivi politici”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Pippo Callipo che si è domandato:

“A questo serviva l’ingresso della Lega nel governo della Regione Calabria? A usare i prodotti calabresi e il logo istituzionale della Regione per fare propaganda a un partito che, tra l’altro, ha sempre disprezzato noi e la nostra cultura? Se si vuole sostenere chi produce e chi consuma calabrese lo si faccia con atti concreti, non con “campagne” che fanno emergere solo luoghi comuni e scarso senso delle istituzioni”.

L’interrogazione del Pd

A stretto giro i consiglieri del Partito democratico hanno confezionato una interrogazione a risposta scritta al Presidente ed al Vice Presidente della Giunta regionale, su iniziativa di Tassone (primo firmatario), Bevacqua, Irto, Guccione, Notarangelo, in merito alla campagna istituzionale per i prodotti tipici calabresi avviata dalla Vicepresidenza della Regione Calabria.

A parere dei consiglieri democrats “La circostanza ha creato vivo dissenso nei cittadini per come riportato anche dalla stampa, che ha apertamente criticato l’iniziativa essendo la stessa motivo di confusione fra il ruolo istituzionale e quello dei partiti politici, in quanto  le finalità dell’operazione possono apparire di carattere politico e non istituzionale, rischiando di alimentare la sfiducia dei cittadini nelle Istituzioni e nella Politica”.

Quindi, i consiglieri “interrogano” per sapere: “Se per la progettazione, l’avvio e la diffusione dell’iniziativa siano state utilizzate risorse regionali, comunitarie o comunque pubbliche; Se l’attività rientra nelle competenze assegnate dalla Presidente della Regione Calabria; Se si ritiene l’iniziativa (che prevede l’utilizzo congiunto del simbolo istituzionale della Regione Calabria e di un logo di partito) compatibile con la necessità di trasmettere alla popolazione un messaggio di cambiamento e di trasparenza”.

La reazione della Lega

Sulla propria pagina social la Lega Calabria fa sostanzialmente spallucce e commenta l’iniziativa del primo firmatario, Luigi Tassone, così:

“Signore e signori, il Pd calabrese ve lo ricordate? È quel partito che ha rovinato la Calabria, al quale hanno arrestato o indagato mezzo consiglio regionale, che candida un presidente di centro destra alle elezioni per manifesta inadeguatezza propria, che vota compatto con la maggioranza per il presidente del Consiglio, e che si ricorda di fare opposizione solo quando si deve attaccare (in modo grottesco) la Lega. E come lo fa? “Presidente prenda le distanze”. Cioè avete capito? Non attacca la maggioranza e chiede spiegazioni a noi, ma chiede al Presidente di prendere le distanze. Opposizione, ma non troppo. Siete veramente la vergogna della Calabria”