Cannizzaro, il giorno dopo l'intimidazione: incredulità, forza e una certezza

L'atmosfera nella segreteria del deputato reggino è serena ma al contempo dominata dall'incredulità per quanto accaduto

‘Insonne’ è la parola più utilizzata per raccontare come si è trascorso la notte, dopo quanto accaduto. A poche ore dall’attentato subito, la segreteria dell’On. Francesco Cannizzaro è un viavai di esponenti politici e semplici cittadini. Arrivano in tanti (compreso il sindaco f.f. del comune Paolo Brunetti) per esprimere solidarietà e vicinanza sincera, ad accoglierli lo staff di collaboratori del deputato reggino. Chi non poteva essere fisicamente in riva allo Stretto per motivi di lontananza, ha fatto arrivare il proprio affetto attraverso un messaggio o una telefonata: è il caso di esponenti politici (bipartisan) di livello nazionale e, ovviamente, dei vertici di Forza Italia a partire dal leader Silvio Berlusconi.

A proteggere la delicatezza del momento c’è la famiglia di Cannizzaro, al gran completo e al suo fianco in quello che è con ogni probabilità il momento più triste della sua attività politica. L’atmosfera è serena ma al contempo dominata dall’incredulità per quanto accaduto. Sgomento per il gesto intimidatorio subito e anche per le modalità scelte che avrebbero potuto portare a conseguenze ben più gravi.

Almeno per il momento, Cannizzaro ha scelto di non rilasciare dichiarazioni anche per non strumentalizzare l’episodio. Il responsabile per il Sud di Forza Italia ha raccontato nei dettagli alle forze dell’ordine quanto accaduto e -secondo quello che trapela- assicurato che non c’è alcun sospetto o ipotesi rispetto a chi possa aver ideato l’intimidazione.

Il deputato reggino, a poche ore dalla consegna ufficiale delle candidature relative alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre, si era già tuffato con determinazione nella campagna elettorale che lo vedrà direttamente coinvolto nel collegio uninominale Reggio-Locri per la Camera dei Deputati. A chi lo ha avvicinato in queste ore, ha assicurato che continuerà con lo stesso impegno la propria attività politica, senza farsi minimamente scalfire da quanto accaduto. E’ questa la certezza che anima Cannizzaro, sostenuto dall’affetto di familiari e amici.

Se si rivolge lo sguardo a quanto accaduto nelle ultime settimane in riva allo Stretto, non può che affiorare preoccupazione.  Il mese di agosto si è aperto con il gesto intimidatorio nei confronti del neo Rettore della Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, la cui autovettura è stata data alle fiamme di ignoti.

Un gesto simile ma per fortuna di minore entità ha visto coinvolta suo malgrado nelle scorse settimane l’assessore alle Attività Produttive Angela Martino. Nella giornata di ieri sono arrivati addirittura i proiettili, a pochi metri dal consiglio regionale e nelle prime ore delle sera, contro la segreteria di Francesco Cannizzaro. Segnali inquietanti, che testimoniano forse come ci sia una porzione di città che vuole reagire e prendersi la ribalta, e lo fa con le tipiche modalità vergognose della criminalità organizzata.

Secondo quanto raccolto, proprio alla luce di questi episodi il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani avrebbe interloquito con il Ministro degli Interni Luciana Lamorgese, la volontà è quella di vigilare rispetto ad una situazione che merita la massima attenzione. L’asticella della tensione a Reggio Calabria si è alzata: la risposta delle istituzioni deve essere forte ed inequivocabile.