Caos Giunta, nuovo incontro Falcomatà-Irto. Dp immobili: "2 postazioni o niente"

Altre 24 ore di passione, per una situazione sempre più imbarazzante

Un rompicapo irrisolvibile. La composizione della nuova giunta Falcomatà assomiglia tremendamente a un giallo di Hichcock, con la soluzione del rebus che arriva solamente all’ultima scena. Giorni intensi e complicati per il primo cittadino, impegnato anche in faccende molto più importanti e serie rispetto alla politica.

Nessuna novità nella giornata di venerdi, con il consiglio metropolitano che ha occupato spazi potenzialmente dedicabili alle trattative con le forze di maggioranza. Qualche novità invece dovrebbe, o potrebbe, emergere nella giornata di domani: secondo quanto raccolto, si terrà un nuovo incontro tra Falcomatà e il senatore Nicola Irto.

Un faccia a faccia per capire se sarà possibile trovare l’intesa con i dem, fermo restando che le reciproche posizioni (riportate ormai decine di volte, per la comprensibile noia dei lettori) sono lontane e necessitano obbligatoriamente di una mediazione.  O il Pd accetterà di inserire nomi nuovi in un esecutivo azzerato ma con la conferma di Brunetti in giunta, o Falcomatà dovrà sacrificare il vice sindaco o accettare dai dem la conferma degli attuali assessori. Questo il vicolo cieco in cui si trova l’amministrazione da oramai due mesi.

Sembra irremovibile invece la posizione del gruppo Democratici e Progressisti. Domani previsto un incontro (successivo a quello Falcomatà-Irto) tra il sindaco e Nino De Gaetano, dopo che il precedente non si era chiuso nel migliore dei modi. Al momento, non sembrano esserci spiragli per una fumata bianca anche per il prossimo faccia a faccia tra i due.

I Dp non mollano di un centimetro: o due assessorati anche nella nuova giunta, o sarà appoggio esterno con uscita dalla maggioranza. Non c’è spazio per mediazioni, non c’è (secondo fonti vicine al gruppo di De Gaetano) possibilità di compromessi fatti di postazioni di sottogoverno. Altre 24 ore di passione, per una situazione sempre più imbarazzante.