'Reggio da terzo mondo': Caridi (FI) chiama in causa l'ass. Albanese

"Il Comune trova le giustificazioni più banali, arrivando impreparato alle piogge" la denuncia del consigliere comunale

Reggio Calabria non è mai stata così in basso con i livelli di manutenzione ordinaria, per non parlare di quella straordinaria. Rasentiamo le condizioni dei paesi del Terzo Mondo. È inaccettabile. L’assessore al ramo ammetta che questa Amministrazione comunale non è in grado e rimetta le deleghe. Troppi pericoli e problemi, di cui devono assumersi pubblicamente la totale responsabilità”.

A dirlo è il Consigliere comunale di Forza Italia Antonino Caridi, intervenendo sui rischi all’incolumità pubblica dettati dallo stato di totale abbandono in cui versa la Città e che si ripropongono ogni anno ormai da troppo tempo.

“Un problema cronico quello della manutenzione, che persiste sin dall’inizio dell’insediamento della prima giunta Falcomatà. Ma a cui bisogna necessariamente porre un freno al più presto – aggiunge l’esponente azzurro – prima che ci siano danni irreparabili a cose e persone. Ogni anno, per esempio, si ripresentano puntuali le enormi complicazioni legate a pulitura dei tombini e delle caditoie per prepararsi all’arrivo della stagione autunno/inverno. Nemmeno fosse necessaria la NASA per portare a termine questo compito. E, sempre puntualmente, il Comune trova le giustificazioni più banali, arrivando impreparato alle piogge. Ma non solo ritardi, nella maggior parte dei casi nemmeno viene eseguito il servizio. Come se l’Assessore delegato a questo, Rocco Albanese, non sapesse a cosa andiamo incontro. Succede ogni benedetto anno, mettendo in mostra tutta l’incapacità nel gestire finanche la primaria necessità. Gli anni passano e le emergenze restano.

In questi giorni ho visto cittadini armarsi di attrezzi fai da te e cercare di liberare le caditoie ed i tombini più vicini alle loro case, tamponando così l’assenza assordante dell’Amministrazione. Mi fa piacere che i reggini abbiano questo spirito di cittadinanza attiva – è l’amara consolazione del Consigliere Caridi – ma non è così che si risolvono i problemi, non spetta al cittadino fare determinate cose. Anche perché non è sicuro, oltre che corretto. Il Comune riscuote puntualmente le tasse e altrettanto puntualmente dovrebbe dare servizi. Dovrebbe.

Capisco però che molti reggini si rimboccano le maniche perché sono stufi di aspettare invano e sentire solo scuse, senza vedere alcun risultato. Basta aria fritta, adesso tocca ai fatti”