Carmelo Versace: tutta la verità su Bandecchi, Ferrero e la calda estate

"L'invito che io facevo ripetutamente ai miei colleghi era: parliamo di meno e lavoriamo di più"

E’ stato un lungo e approfondito l’intervento quello di Carmelo Versace vicesindaco della Città Metropolitana, nel corso della trasmissione “Reggina in Rete“. Di seguito il passaggio sulle trattative estive:

Ne parlo per la prima volta, su questa vicenda non ho mai rilasciato alcuna dichiarazione. Mi sono sentito in dovere, prima di parlare della Reggina, di chiamare Bandecchi il quale non aveva mai parlato con nessuno tranne che con il sottoscritto. Mi sentivo in dovere di dare una mano ai ragazzi della cooperativa che non percepiavano lo stipendio da mesi. Lui è stato sempre disponibile e garbato con il sottoscritto, lo è stato anche nel momento in cui c’era questa necessità che gli avevo posto rispetto a quei dipendenti del S. Agata.

Poi ho provato a fare quello che era nel mio ruolo e quindi cercare di capire se si poteva avvicinare alla nostra realtà, ma prima che succedesse quello che poi è successo. Sono stato a contatto con diversi dirigenti di altre società, qualche imprenditore per cercare di capire se qualcuno potesse essere disponibile a darci una mano, ripeto, prima che si verificasse l’esclusione. Quindi ricevo una telefonata dal dottore Ferrero, ci siamo incontrati sul suo yacht dove in quella circostanza mi ha manifestato la sua volontà a dare il suo contributo. Nel caso in cui si fosse stati costretti a ripartire dalla serie D, avrebbe partecipato all’eventuale bando (cosa poi non avvenuta).

Successivamente c’è un nuovo contatto che è quello con il dottore Aniello che se ricordate era la terza proposta della manifestazione di interesse. L’invito che io facevo ripetutamente ai miei colleghi era, parliamo di meno e lavoriamo di più, perchè in caso di manifestazione di interesse e ripartenza dalla serie D i tempi erano ristrettissimi e dovevamo farci trovare pronti. Poi le cronache sono quelle che conoscete tutti, rispetto al dopo non mi sento di condannare Paolo Brunetti e le scelte che sono state fatte, non è mai facile, Dico pure che il DG Ballarino è un professionista di primo livello., Mette il cuore oltre l’ostacolo e molte volte l’ho visto anche emozionato. Si poteva fare di più? Certamente si, come potevamo fare noi anche di più”.