Baldino (M5S): “A Sabina Radu serve sostegno per vivere, non leggi che la costringono a chiedere la morte”
Residente a Taurianova, Sabina è affetta da SLA dal 2019 e comunica tramite puntatore oculare. 'Vive con 900 euro al mese, famiglia costretta alla raccolta fondi', evidenzia Baldino
15 Novembre 2025 - 15:12 | Comunicato Stampa

“Sabina Radu è una donna lucida, immobilizzata dalla SLA, che chiede l’eutanasia non per il dolore fisico ma perché lo Stato le sta togliendo la possibilità di restare a casa sua: questo è intollerabile”. Così la deputata M5S Vittoria Baldino annuncia una nuova interrogazione ai ministri della Salute e del Lavoro e Politiche Sociali sulla vicenda di Sabina Radu, 40 anni, residente a Taurianova.
La condizione di Sabina Radu
“Sabina è affetta da SLA dal 2019 e comunica tramite puntatore oculare. Nonostante sia pienamente capace di intendere e volere, come accertato dal Giudice Tutelare del Tribunale di Palmi, rischia di essere costretta al ricovero in struttura contro la sua volontà: l’assistenza domiciliare è gravemente insufficiente – rimarca Baldino – e a prendersi cura di lei è il marito Sergio, anch’egli malato oncologico”
Le difficoltà economiche
“Da luglio – denuncia Baldino – Sabina vive con appena 900 euro al mese, l’Home Care Premium risulta sospesa dall’Inps, e la famiglia sta riuscendo a pagare due badanti anche grazie a una raccolta fondi. È paradossale che, mentre la legge riconosce il diritto alla dignità e all’autodeterminazione della persona, la filiera assistenziale si inceppi nel momento più delicato”.
Tre le richieste al governo: attivarsi per il ripristino urgente della prestazione INPS Home Care Premium con ricalcolo aggiornato dell’ISEE per consentire di far fronte alla retribuzione delle due badanti; l’adeguamento del Piano Assistenziale Individuale da parte dell’ASP di Reggio Calabria, in linea con il fabbisogno reale della paziente; la verifica di eventuali ritardi o omissioni nell’assistenza socio-sanitaria.
L’appello della deputata Baldino
“Sabina non chiede la morte, chiede di poter vivere a casa sua, accanto a chi ama – prosegue Baldino. Lo Stato non può lasciare soli i più fragili e non può permettere che una richiesta di eutanasia diventi l’estrema denuncia contro un sistema di assistenza che non funziona. Qui non è in gioco soltanto la salute: è in gioco la civiltà del Paese perché ogni ora di attesa pesa sulla vita e sulla dignità di Sabina e della sua famiglia”, conclude la parlamentare.
