Reggio, finanziati 2,4 milioni per la riqualificazione de ‘Le Vele’: diventerà un centro per migranti
Un progetto atteso da anni che segna una svolta per l’accoglienza in città. Il Comune e il Ministero dell’Interno uniti per il recupero dell’immobile abbandonato
21 Marzo 2025 - 10:31 | di Eva Curatola

Un passo avanti concreto nella gestione dell’accoglienza a Reggio Calabria. Il Comune, con una delibera di Giunta, è riuscito a rifinanziare il progetto di riqualificazione dell’immobile comunale di via Lupardini, nel quartiere Archi, “Le Vele”. Obiettivo trasformare la struttura in un centro socio-culturale multietnico destinato ai migranti regolari. Un progetto, da 2,4 milioni di euro, che nasce dalla necessità di fornire strutture adeguate all’integrazione, mettendo fine alla prassi di adattare scuole e palestre a centri di prima accoglienza, una scelta che negli anni ha sollevato forti polemiche tra cittadini, genitori e associazioni sportive.
L’intervento è finanziato dal Programma Operativo Legalità PON 2014-2020 e rientra in un piano nazionale volto a recuperare beni pubblici, anche confiscati alla criminalità, per progetti di inclusione sociale. Il progetto è stato inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche e approvato con delibera di giunta n. 54 del 17 marzo 2025.
Le “vecchie scuole” di Archi: una storia di degrado e speranza

L’edificio che sarà oggetto dell’intervento è ben noto nel quartiere come “le vecchie scuole”. Con il tempo, l’immobile ha cambiato destinazione, diventando un centro di recupero per persone disagiate, minori con difficoltà e tossicodipendenti. Tuttavia, negli ultimi 10 anni la struttura è stata abbandonata, cadendo in uno stato di degrado.
Ora, grazie alla collaborazione tra il Comune e il Ministero dell’Interno, l’edificio avrà una nuova vita, divenendo un punto di riferimento per l’accoglienza e l’integrazione.
Cosa prevede il progetto?
Il recupero dell’immobile permetterà di creare un centro polifunzionale con servizi dedicati ai migranti regolari, con l’obiettivo di favorirne l’integrazione e ridurre il rischio di marginalizzazione. Il progetto prevede:
- un centro di prima accoglienza con spazi per l’ascolto e il supporto sociale;
- servizi di base come lavanderia, docce, barberia e mensa;
- uno spazio educativo per minori migranti, per l’apprendimento della lingua e della cultura italiana;
- laboratori artigianali per il recupero di antichi mestieri e lo scambio di competenze tra migranti e comunità locale;
- una foresteria temporanea per situazioni di emergenza;
- un punto di ascolto per donne migranti, con particolare attenzione alla prevenzione della violenza di genere.
I lavori di ristrutturazione saranno finanziati interamente con fondi PON Legalità, e la durata prevista per il completamento è di 24 mesi, con possibilità di proroga fino a 30 mesi.
La decisione di investire in una struttura fissa per l’accoglienza dei migranti rappresenta una svolta per Reggio Calabria, che negli ultimi anni ha visto numerose scuole e palestre trasformate in centri emergenziali, con gravi disagi per studenti, famiglie e sportivi.
L’assegnazione dei lavori prevede il coinvolgimento dell’impresa RICICOMP S.r.l., che si occuperà della ristrutturazione e dell’adeguamento della struttura.
Il recupero delle “vecchie scuole” di Archi non rappresenta solo una risposta all’esigenza di strutture adeguate per l’integrazione, ma anche un’opportunità per riqualificare un’area da tempo abbandonata, restituendola alla città e ai suoi abitanti.
