Trasformare il centro storico in un teatro all'aperto: la proposta degli imprenditori reggini

"Occorre che tutta l’area diventi una Ztl, almeno nelle ore serali e notturne"

“Reggio è la città in cui appare un insolito fenomeno ottico: immagini virtuali prendono vita dalla superficie del mare, come fosse opera della Fata Morgana che, secondo la mitologia celtica, induceva visioni di fantastici castelli, in acqua o in terra, per attirare i marinai. Invece l’immagine reale delle straordinarie bellezze e delle qualità della nostra città, nella nostra epoca, è stata mortificata da scelte e strategie dissennate. Come dettate da una fata malefica e repulsiva che ha inteso tenere lontani turisti, risorse, frenare lo sviluppo economico e sociale.

L’esperienza insegna che, proprio nei momenti di grande difficoltà è possibile, oltre che necessario, cambiare rotta”. È la riflessione degli imprenditori del settore ristorazione e turismo del gruppo “Ciàputimufari“, che ritengono che questo momento offre alla città un’importante chance, probabilmente un’occasione unica.

Infatti la Calabria è uscita sostanzialmente indenne dal Covid-19, sia perchè i cittadini hanno dimostrato diligenza e
rispetto per la salute propria e dei propri cari, sia (probabilmente) per le caratteristiche geoambientali. E forse anche, come qualcuno sostiene, grazie ad uno “scudo genetico“, uno dei tanti regali che madre natura ci ha elargito. È certo che la situazione di maggiore sicurezza sanitaria ci consentirebbe, una volta tanto, di partire da una posizione di vantaggio da far valere non solo nell’offerta turistica e non solo della nostra nazione.

Ma – sottolineano i titolari dei locali Al Clubbino bistrot, Spaccanapoli, Ciroma e Labbirra – c’è bisogno di programmazione e tempestività. Occorre non perdere neanche un giorno: l’estate è alle porte. Ed a Reggio (e alla Calabria) non servono elemosine a pioggia, sconcertanti e grotteschi click day. E non servono neanche le “sceriffate”, diventate così di moda, a destra ed a manca. Queste azioni, molto probabilmente, raggiungono il fine raccattare qualche consenso, ma tengono soggiogata la voglia di fare impresa, di crescita e di riscatto sociale della città e della Calabria. Niente di nuovo, purtroppo: una sorta di nanismo politico che imperversa da troppo tempo”.

Gli imprenditori, con spirito collaborativo, intendono “fare una proposta, semplice, realizzabile e con pochi punti chiave. Il centro storico di Reggio è una splendida terrazza sullo stretto e deve diventare, da subito, un grandissimo bar-teatro all’aperto.

Occorre che tutta l’area diventi una Ztl, almeno nelle ore serali e notturne, con corsie riservate alle forze dell’ordine, taxi e mezzi al servizio di portatori di handicap. Immaginiamo una città in cui bar, ristoranti, pub, ma anche librerie, negozi di artigianato, di prodotti gastronomici, di abbigliamento possano occupare il suolo pubblico, svolgendo anche attività di intrattenimento (musica, spettacoli, eventi culturali di vario genere, sfilate di moda) per gran parte delle ore del giorno e della notte.

Pensiamo ad una piattaforma sulla rete internet della città metropolitana che aggreghi tutte le risorse della ricettività, promuovendo e vendendo servizi; tali azioni dovranno essere sostenute mediaticamente, in particolare attraverso le reti nazionali pubbliche. Crediamo, per fare qualche esempio concreto, che possa essere utile che ogni struttura ricettiva si doti di biciclette, anche elettriche, in numero pari almeno al 50% dei posti letto.

Pensiamo che i luoghi della movida debbano essere dei luoghi di divertimento di libero accesso, in cui sia la presenza discreta ma visibile delle forze dell’ordine (e non di “sistemi” privati, che potrebbero portare con sè diversi contorni negativi) a garantire la sicurezza”.

Insomma, Reggio dovrebbe vestirsi ora da bella ed elegante signora qual è, e diventare una piccola capitale del turismo e del divertimento. “Senza rincorrere modelli sfrenati, tenendo i cittadini ed i turisti indenni da fenomeni che caratterizzano, in negativo, altre realtà, ed allo stesso tempo allontanando definitivamente quelli che incombevano, ed in parte ancora incombono, nella nostra realtà.

Ma a Reggio il cielo è sempre più blu potrebbe essere lo slogan da utilizzare, a buon diritto, per pubblicizzare il rilancio turistico della nostra città (e di altre città della Calabria). L’impegno delle risorse economiche pubbliche necessarie a sostenere tali scelte, i contributi ai soggetti privati, sarebbero un ottimo investimento per il presente ed il futuro della nostra città, non certo ingente se confrontato con altre iniziative attuate anche negli ultimi tempi, spesso sostanzialmente inutili.

Occorre “solo” un cambiamento radicale e immediato ( non c’è tempo da perdere!) nell’impostazione di scelte e programmazione politica. La cui necessità ed evidenza è sottolineata, ad esempio, dalla giacenza dei rifiuti nella città. Si gioca al rimpallo delle responsabilità fra comune e regione.

Ma non si è stati in grado, in tanti anni, di risolvere un problema che da noi mortifica ogni legittima aspettativa dei cittadini e che invece, nelle realtà adeguatamente amministrate, non si è mai presentato. Problema che non può certo convivere con alcuna ipotesi di rilancio della nostra città. Occorre un cambio di passo, immediato”.