Da asilo a centro vaccini: la lotta di Campo Calabro contro il Covid - FOTO

Il sindaco ha ha illustrato ai cittadini in che modo è nata l'idea del centro vaccini di prossimità di Campo Calabro

Mentre il Grande Ospedale Metropolitano è al lavoro per un servizio di somministrazione vaccini straordinario, anche la periferia di Reggio Calabria si è messa in moto per far decollare una campagna vaccinale che, alle nostre latitudine, stenta ad accelerare. La colpa, in parte, è della mancanza di certezze sull’arrivo delle nuove dosi, ma anche dell’assenza, fin dal primo giorno, della piattaforma di prenotazione, adesso attiva.

Per questo motivo diversi Comuni del comprensorio metropolitano si stanno muovendo per attivare i loro centri di prossimità. A Villa San Giovanni si penso ad un “drive through”, mentre a Campo Calabro si è deciso di convertire un asilo.

Il centro vaccini di Campo Calabro

A dare la bella notizia ai cittadini campesi, e non solo, è stato il sindaco del Comune in provincia di Reggio Calabria. Nella giornata di ieri, infatti, il primo cittadino Rocco Alessandro Repaci, in un video su Facebook ha aggiornato l’intera comunità:

“Siamo alla fine di una fatica tecnico-amministrativa: la creazione del centro vaccinale di prossimità di Campo Calabro. Insegnanti, personale non docente e forze dell’ordine del comprensorio Campo-Fiumara-San Roberto sono i primi ad accedere al nostro ex asilo comunale di via Sacerdote Scopelliti. La struttura era stata dismessa in attesa dei lavori che dovevano iniziare questa primavera, ma l’amministrazione ha deciso di riconvertirla per rispondere all’esigenza di implementare la campagna vaccinale.

Il nostro obiettivo è quello di portare più vicino al cittadino la possibilità di vaccinarsi attraverso un meccanismo di prossimità. Una procedura sicura, ma che non è distante dalle proprie abitazioni, evitando così lunghe attese e le intemperie del tempo, in particolar modo agli anziani ed alle persone fragili”.

Il racconto del sindaco Repaci

Sindaco Campo Calabro

Il sindaco Repaci ha anche parlato del rallentamento dovuto alla mancanza di nuove dosi:

“La mancanza di dosi ha rallentato in maniera importante la campagna. In questo momento si stanno facendo solo le secondi dosi, ciò non vuol dire che non serva pensare al prossimo step. Per questo abbiamo deciso di aprire il centro, anche se non sappiamo ancora dire in che modo proseguirà la campagna. Non è una cosa che dipende dall’amministrazione comunale, ma dall’Asp. Ho sottoscritto una convenzione che mette a disposizione la struttura, la logistica per lo sviluppo della campagna quando arriveranno le dosi. Sarà possibile vaccinarsi in questo centro solo quando questo apparirà nella piattaforma.

La trasformazione dell’asilo è uno sforzo fatto unitamente all’Asp che ringraziamo, ai consigliere comunali, ai volontari dell’Avis che hanno messo a disposizione parte delle loro attrezzature e che, insieme ai Carabinieri, svolgeranno il servizio logistico per la gestione dei flussi. Dobbiamo ringraziare anche il dott. Ernesto Giordano, il direttore del centro vaccini della Casa della salute di Scilla che, fuori dal suo orario di lavoro ha mobilitato una squadra che ha permesso la prima attività di vaccinazione”.

Repaci ha concluso:

“Questo è il momento di lavorare nella dimensione di una comunità che ha bisogno di crescere nella speranza di ripartire”.

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