Reggio, chiuso per protesta: l'avviso ai cittadini di Chapeau

Il locale del centro storico abbassa la serranda nel mese che dovrebbe essere il più proficuo. La protesta di Chapeau

Riceviamo e pubblichiamo la nota dei gestori di Chapeau, ristorante e wine bar del centro storico di Reggio Calabria. L’attività ha annunciato la chiusura per protesta, per il mese di agosto, in seguito alla creazione dell’isola pedonale lungo parte del corso Matteotti.

La chiusura per protesta di Chapeau

“Chapeau’; il ristorante – wine bar, con i suoi dieci collaboratori, ubicato al centro della città, proprio sulla via marina, decide di protestare (in maniera silenziosa) chiudendo la propria attività economica nel mese di agosto”.

Una decisione drastica, in particolar modo se si pensa che il mese appena iniziato dovrebbe essere uno fra i migliori dell’intero anno, ancora di più in seguito alle restrizioni dovute alla pandemia che hanno bloccato le attività del settore della ristorazione per lungo tempo.

La nota prosegue:

“Coloro che ci dirigono forse sono soltanto folli e/o semplicemente impazziti.

Quelli che hanno investito i propri sacrifici ed i propri soldi vogliono dare un segnale talmente grande da non aspettare le chiacchiere di tanti, ma agendo, senza attendere che il promo segni il passo iniziale e senza aggregarsi agli incerti, dando, invece, il buon esempio.

“Armiamoci e partite” non è mai stato redditizio, soprattutto a fronte dell’eccomi. Noi abbiamo già cominciato a combattere, da soli, in maniera SILENZIOSA, contro delle decisioni suggerite e/o adottate da chi, forse, ha sbagliato nei confronti di chi aspettava la bella stagione per riprendersi dal periodo terribile imposto dal COVID-19″.

Il velato riferimento riguarda l’istituzione dell’isola pedonale in centro città da parte dell’Amministrazione comunale. A tal proposito i gestori di Chapeau hanno scritto:

“Le conseguenze di tali scelte sbagliate si sono inesorabilmente e drammaticamente riversate
nei confronti di tutti gli altri commercianti e no, penalizzati dall’evidente scoraggiamento dei cittadini di recarsi nella zona più importante della città: il centro storico.

Se prima trovare parcheggio era difficile ora è diventato praticamente impossibile! Decidendo quindi, di chiudere il nostro Ristorante -Wine Bar, vogliamo soprattutto insieme alle famiglie dei nostri dieci collaboratori, gridare, in silenzio, il nostro dissenso alle imposizioni senza senso”.