Reggio verso la nascita del circuito archeologico urbano. Calabrò: 'Cambia il turismo in città'

Mura greche, Castello, Ipogeo, tappe di un unico itinerario turistico in centro città. I dettagli del nuovo progetto

Dalle mura greche della via marina, all’ipogeo di piazza Italia, passando per l’imponente Castello Aragonese, simbolo della città. Reggio Calabria è la culla di una cultura millenaria che trova nell’archeologia un importante alleato. Da qui, la decisione, da parte dell’amministrazione comunale di investire nel settore culturale ed in quello turistico per dar vita, grazie ad un accordo con la Regione Calabria ad un vero e proprio “circuito delle aree archeologiche urbane“.

Il circuito delle aree archeologiche urbane a Reggio Calabria

Il progetto finanziato con circa un milione di euro dei fondi POR/FESR sta per giungere a compimento. Obiettivo? Mettere in rete i siti archeologici del centro storico di Reggio Calabria e creare tra loro un continuum, per permettere ai turisti – locali e non – una visita più consapevole e piacevole delle bellezze cittadine.

“I vari siti archeologici – ha spiegato l’assessore Calabrò ai microfoni di CityNow – saranno collegati tra loro da una “card turistica” elaborata da Hermes, attraverso la quale vi sarà la possibilità di prenotare le proprie visite turistiche usufruendo dei bus scoperti di Atam e non solo”.

Il Comune, infatti, sta pensando all’impiego di mezzi alternativi, oltre ai già esistenti monopattini, per consentire una più agile circuitazione all’interno del centro storico. È proprio a questo proposito che verranno impiegati una parte dei fondi restanti, servizi per creare il circuito urbano.

Circa 300 mila euro sono stati investiti in lavori già eseguiti all’interno delle aree archeologiche (Castello – Ipogeo – Mura Greche).

È prevista, inoltre, l’attivazione presso il Castello Aragonese di 3 itinerari con formazione del personale a cura del CNR con il quale il Comune ha stipulato una convenzione. In programma la ricostruzione di uno scavo archeologico e la collocazione di un monocolo sul terrazzo del Castello per l’osservazione del panorama e della costa reggina e siciliana.

Calabrò: “Così cambia l’offerta turistica della città”

“Abbiamo voluto costruire una soluzione alternativa all’offerta turistica della città, che vada oltre il già consolidato Museo Archeologico Nazionale e dare  avvio a quella che può essere una scintilla per l’imprenditoria culturale locale”.

La speranza dell’assessore comunale, infatti, è che dopo l’attivazione, il servizio possa proseguire aldilà del finanziamento:

“Speriamo che i reggini vogliano cimentarsi con questa realtà”.

Il ruolo dell’infopoint

Un ruolo chiave, nell’ambito di questo progetto, sarà giocato anche dall’infopoint che nascerà sul lungomare Falcomatà.

“Attualmente in produzione – ha spiegato il delegato alla cultura – servirà per l’assistenza a cittadini e turisti. Il bando di gara sarà affidato ad una società di hostess e steward per info anche in lingua straniera. Sempre lì saranno disponibili gadget che riporteranno il logo del circuito archeologico urbano”.