Eyfhèmos, Cirielli (FdI) su Creazzo: 'La candidatura è stata una mia decisione'

"Se uno appare pulito solo la magistratura può dimostrare il contrario". L'esponente di Fratelli d'Italia sull'arresto di Creazzo

“Sono mortificato per l’accaduto, ma basta con la speculazione politica sulle elezioni regionali in Calabria. La decisione di candidare Creazzo è stata solo mia. Il suo arresto è grave, ma dalla Commissione Parlamentare Antimafia non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione”.

A dichiararlo è il questore della Camera e Commissario Provinciale di Fratelli d’Italia a Reggio Calabria, Edmondo Cirielli alla luce dell’operazione ‘Eyfhèmos‘, che, martedì scorso, ha portato all’arresto di 65 persone.

“Come dichiarato dal Procurato Bombardieri, l’inchiesta giudiziaria non riguarda le bandiere politiche, ma le singole persone. Fratelli d’Italia non ha – come nessun partito – strumenti ispettivi sui candidati. La nostra lista, così come tutte le altre, è passata al vaglio della Commissione parlamentare Antimafia guidata da Nicola Morra (M5S). Nessuno dei nostri candidati, Creazzo incluso, è stato ‘segnalato’ da tale organismo alla vigilia della tornata elettorale. Segno di una persona che non aveva mai dato adito a sospetti”. 

L’esponente del partito di Giorgia Meloni prosegue:

“Non vi era alcun motivo per non candidarlo. È stato inserito in lista perchè incensurato ed appartenente al corpo della Guardia di Finanza. Nel corso di tanti anni, tra l’altro, sia sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte che da ex vice presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte, non è stato mai coinvolto in alcuna indagine, o sospettato. 

Se uno appare pulito solo le forze dell’ordine e la magistratura, a cui ribadiamo la nostra fiducia, possono dimostrare il contrario. D’altronde anche quello che si legge sui giornali ed emerge dalle prime carte processuali, Creazzo non era una persona legata alle cosche ma che, in occasione della campagna elettorale, avrebbe commesso un reato. E, quindi, dopo la nostra scelta di candidarlo al consiglio regionale”. 

Cirielli conclude:

“Ovviamente speriamo, sul piano umano, che alla fine possa dimostrare la sua estraneità alle accuse. In caso contrario FdI e in primis il sottoscritto che si è fidato di lui, saremmo vittime di tale vicenda”. 

Fonte: Corriere della Calabria