Reggio, ‘caso giornalisti’ in Commissione. Neri: ‘Procedura singolare’. Versace: ‘Operazione trasparente’
Due procedimenti amministrativi si sono incrociati tra Palazzo San Giorgio e Palazzo Alvaro
10 Dicembre 2024 - 11:38 | di Eva Curatola

Concorsi a Reggio Calabria. Ciò che fino a qualche anno fa sembrava impossibile, è divenuto, finalmente, realtà. Un passo in avanti per ripristinare l’agognata normalità in una città che, per oltre, un decennio ha vissuto in un costante stato di emergenza sotto molteplici punti di vista. Un successo dell’amministrazione Falcomatà, quello di riportare i concorsi per la PA in riva allo Stretto, non esente dalle polemiche, come quella scatenata dalla determina di approvazione della graduatoria definitiva per il concorso di assunzione dei giornalisti e dalla convenzione con la Città Metropolitana per l’utilizzo delle graduatorie del Comune di Reggio Calabria.
Questi due temi, infatti, sono stati posti all’ordine del giorno dell’ultima riunione della IX Commissione, Controllo e Garanzia, presieduta dal consigliere Massimo Ripepi. Per fare chiarezza sugli atti amministrativai è stata audita la dirigente del settore risorse umane Avv. Iolanda Mauro.
Concorsi a Reggio Calabria: la polemica su gradutorie e giornalisti
La dirigente ha fornito ai partecipanti una descrizione puntuale del lavoro svolto in merito a due procedimenti amministrativi “che si sono incrociati”.
“Nel 2023 è stato bandito l’avviso per il reclutamento di giornalisti da inserire nell’ufficio stampa del Comune – ha spiegato Mauro. Successivamente, i due vincitori sono stati collocati in aspettativa, su loro richiesta e si è proceduto allo scorrimento della graduatoria con assunzioni a tempo determinato, in coincidenza del tempo di aspettativa richiesto dai soggetti inizialmente assunti. L’amministrazione ha ritenuto di poter concedere questa proroga, non si tratta di una cosa anomala”.
Stessa cosa vale anche per la convenzione riguardante le graduatorie, a cui la Metro City ha attinto per il reclutamento di due giornalisti.
I dubbi sollevati da Neri
Al dibattito ha partecipato il consigliere della Lega, Armando Neri che ha sollevato diversi quesiti:
“Concedere l’aspettativa a soggetti che non hanno neanche completato il periodo di prova? È abbastanza singolare che l’amministrazione abbia ritenuto con facilità di privarsi di queste due risorse. Tra l’altro uno di questi con una nomina fiduciaria nell’ente del Comune di Catanzaro”.
La dirigente ha ribadito il diritto del dipendente ad essere collocato in aspettativa ai termini dell’articolo 90 del TUEL. che non pone dei limiti riguardo il periodo di prova:
“L’amministrazione ha ritenuto di dover accordare l’aspettativa ai due neoassunti. Non c’è stata la contravvenzione di nessuna norma, nè si è determinato un vuoto nella gestione delle attività cui erano preposti i due dipendenti”.
Latella: “Un’opportunità per lavorare nella PA”
Dello stesso avviso della dott.ssa Mauro, Giovanni Latella, che ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione nel dare vita ad una nuova stagione concorsuale a Reggio Calabria:
“Il concorso – ha rimarcato il consigliere di Italia Viva – è stato espletato nel rispetto delle regole, così come è solita fare questa amministrazione. Il Comune attraverso questo concorso ha dato la possibilità a 105 giornalisti di poter partecipare al concorso e lavorare nell’amministrazione pubblica. Dunque, io non posso che ringraziare il sindaco Falcomatà che è riuscito a fare anche questo, dotando l’amministrazione di due professionisti.
Un’amministrazione – ha precisato Latella – che, voglio ricordare, ha risanato i conti ed ora ci dota anche un ufficio stampa, organo fondamentale per i lavori della macchina amministrativa.
Quello che mi dispiace – ha sottolineato il consigliere di maggioranza – è che un vincitore sia entrato in un vero e proprio tritacarne. E trovo immotivate le critiche scomposte di alcuni consiglieri. Ben venga il controllo di oggi in Commissione, incrociato con il lavoro della dirigente delle settore risorse umane, ma io credo che come sia avvenuto in passato per Castore, Atam, Polizia Locale, non ci sia nulla di nuovo o di diverso per l’assunzione dei giornalisti”.
Versace: “Amministrazione trasparente”
Incisivo l’intervento del vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, che come Latella, ha difeso il lavoro dell’amministrazione, ma non le ha mandate a dire alla minoranza, in particolar modo a coloro i quali hanno sollevato dubbi sulla trasparenza dei concorsi a Reggio Calabria:
“I colleghi intervenuti dovrebbero avere una preparazione tale da approfondire le norme prima di esprimersi nei confronti di lavoratori che, in maniera trasparente, si sono candidati in un concorso pubblico e che hanno gli stessi diritti e doveri di qualsiasi altro dipendente. Comprendo l’amarezza di chi non ha avuto modo di poterlo fare in passato, perchè le cose erano diverse. Ma oggi abbiamo una dimostrazione tangibile di quello che è stato il lavoro dell’amministrazione. Non abbiamo ricevuto nessun ricorso e questo non può che essere un motivo di vanto per noi, sia maggioranza che opposizione.
Non credete – ha ribadito Versace – che se ci fosse stato un qualsiasi tipo di illecito i partecipati presentato ricorso? Ma così non è stato. E voglio ringraziare il presidente Ripepi che ha convocato questa commissione che certifica la trasparenza con cui l’amministrazione ha lavorato e lo ha fatto davvero bene, tanto che adesso abbiamo nuove risorse per infoltire i nostri uffici.
Rimango basito – ha proseguito il vicesindaco– quando qualcuno inserisce elementi di disturbo provando a mischiare le carte. Si prova a gettare fango su lavoratori che si possono chiamare Perri, piuttosto che Versace, che Ripepi. Stiamo montando una polemica sul Comune di Reggio Calabria, mentre se andiamo su INPA ci sono concorsi in tutta Italia dove gente che lavora per ministri, sindaci, presidenti del consiglio, della regione. Questi non dovrebbero/potrebbero candidarsi ad un’altra posizione organizzativa? E per quale motivo? Quanti tra i consiglieri lavorano nella PA? ASP, consiglio regionale, ospedale? Dov’è lo scandalo? Uno dei partecipanti al concorso è risultato idoneo ed è stata fatta una normale procedura di assunzione.
A mio avviso – ha concluso Versace – stiamo perdendo tempo. Alla città non importa chi sia arrivato terzo o quarto nel concorso per giornalisti, invece interessa che chi amministra non vada a fare la spesa durante gli orari di lavoro e si occupi, invece, di svolgere al meglio il proprio incarico”.
Massimo Ripepi: ‘Atto legittimo, analizziamo le casualità’
“Abbiamo un senso di responsabilità, ovvero quello di trasferire le informazioni che riceviamo. Il quadro è chiaro, ognuno di noi farà gli opportuni approfondimenti. La mia considerazione è di ordine politica. Anche se le procedure sono corrette. Perri è il quarto, rinuncia all’incarico a tempo determinato al Comune, se non avesse avuto informazione di quello che sarebbe avvenuto dopo, questa è una considerazione, una persona non rinuncia per un altro incarico sempre a tempo determinato di carattere fiduciario, di un sindaco che fra un anno cambierà gestione, se non avesse saputo dello scorrimento della graduatoria. I tempi sono molto importanti. L’atto è legittimo, però dal punto di vista delle circostanze e delle casualità si può fare una riflessione”.
Sera: “Nessun ricorso è arrivato, tutti i dubbi lasciano il tempo che trovano”
D’accordo con il vicesindaco metropolitano si è detto, invece il consigliere Sera:
“Non è arrivato nessun ricorso in merito né ai concorsi, né all’impugnazione delle graduatorie, quindi a questo punto tutte le domande lasciano il tempo che trovano. Io ringrazio la dott.ssa Mauro per tutto il lavoro svolto, una mole impressionante.
L’unico dato che personalmente mi interessa – ha sottolineato il consigliere dem – è il modo in cui lavora la macchina amministrativa, per l’impegno profuso, per il lavoro in sinergia sui concorsi. Girando per i settori, si nota un’aria nuova, di cambiamento, c’è un confronto costante tra i vecchi funzionari ed i nuovi professionisti, è in atto un ricambio che non può che far bene alla gestione amministrativa”.
A tal proposito, Sera ha chiesto lumi alla dirigente del settore risorse umane sulle assunzioni previste per i prossimi due anni.
“È probabile che su questa attività incida la manovra dello Stato. Nel testo attualmente in esame, c’è una norma che limiterà fortemente le PA. Si prevede, infatti, che le assunzioni, fermo restando gli altri limiti già presenti, siano effettuate al 75% delle cessazioni dell’anno precedente. L’ANCI sta insistendo per mutare la norma che inciderà pesantemente sui piani assunzionali delle amministrazioni anche perchè le graduatorie sono in scadenza l’anno prossimo. Non abbiamo ancora delineato un piano. Ci siamo fermati per vedere cosa diranno le norme”.
