Comune di Reggio, è la settimana delle deleghe: Brunetti pronto a chiudere. Forse...

Giorni decisivi per l'assegnazione delle deleghe. Il Pd cerca centralità, Italia Viva vuole un posto al sole e Dp adesso predica calma

E’ oramai diventata una telenovela (quasi) divertente, se non fosse che il continuo rinvio della fumata bianca inceppa gli ingranaggi della macchina amministrativa. L’assegnazione delle deleghe al Comune di Reggio, e successivamente alla MetroCity, potrebbe finalmente materializzarsi dopo settimane di dialoghi, interlocuzioni, frizioni e botta e risposta. Il tutto avvolto in una fitta nebbia, con Brunetti chiamato a cercare la luce in fondo al tunnel.

Come già riportato su queste pagine, su alcune deleghe c’è un accordo di massima: Palazzo Di Giustizia a Carmelo Romeo (Pd), Protezione Civile ad Antonio Ruvolo (Psi) e adotta il verde a Massimo Merenda (civiche), si tratta in sostanza di conferme rispetto agli incarichi già ricoperti in precedenza.

I nodi invece riguardano altre deleghe, con la proposta di Brunetti della scorsa settimana che non aveva trovato l’accordo di Pd e Democratici e Progressisti. Il sindaco f.f. infatti nel corso dell’incontro con il segretario cittadino dem Valeria Bonforte aveva prospettato l’ipotesi di affidare il settore idrico a Franco Barreca (Pd), la manutenzione stradale a Mario Cardia (Dp), a Giuseppe Cuzzocrea l’illuminazione pubblica, a Giovanni Latella (Italia Viva) Grandi Eventi e Sport e infine al neo consigliere comunale di Italia Viva Gianluca Califano i beni confiscati.

Ipotesi respinta in particolar modo dal Pd, che non gradisce la doppia delega (sport e grandi eventi) a Giovanni Latella. Con questo nodo da sciogliere ci si avvia alla settimana che potrebbe, dovrebbe secondo le intenzioni di Brunetti, essere finalmente quella decisiva per l’assegnazione delle deleghe. Rispetto a quanto prospettato dal sindaco f.f., la controproposta delle altre forze di maggioranza vedrebbe una sola delega a Latella (probabilmente sport) con grandi eventi da assegnare altrove.

Ci sono equilibri interni da ridisegnare, con il Pd che cerca centralità e Italia Viva (partito di Brunetti) che vuole un posto al sole. Non sta certo a guardare il gruppo Democratici e Progressisti capitanato da Nino De Gaetano, che prova a inserire nel ragionamento delle deleghe anche il consigliere Marcantonio Malara, il quale però potrebbe ‘accontentarsi’ di un incarico tecnico. C’è però una importante novità che riguarda i Dp, nei rapporti e nella interlocuzione con il resto della maggioranza. Basta fare la voce grossa, stop alle ‘minacce’ di rottura: via ad una nuova fase fatta di dialogo, basso profilo e sostegno all’amministrazione dopo le scaramucce dei mesi scorsi che avevano alzato notevolmente l’asticella della tensione.

Il Pd, dal canto suo, ripete quanto detto nei giorni successivi alla sentenza del Processo Miramare che avevano portato al rimpasto della giunta. “Non vogliamo discutere di poltrone ma confrontarci sui temi”, il ritornello ripetuto dai dem. Senza troppa convinzione però, considerato che, in realtà, l’intesa da trovare è proprio su come dividersi le deleghe (oggi), e sul come spartirsi le postazioni in giunta all’indomani della Sentenza Miramare, nello scorso novembre.