Crisi a Palazzo San Giorgio: Falcomatà fermo ma si muove il cdx e va dal Prefetto

Il Pd fermo: "Nessuna riunione, se ne parla venerdi", Falcomatà medita e il centrodestra va dal Prefetto. Intanto Reggio assiste sbigottita...

Dopo la bordata in consiglio comunale, il sindaco Falcomatà opta per il silenzio e nessuna mossa. In chiusura di seduta, il sindaco ha scelto di non prendere parola, come accade ad ogni consiglio comunale e ancor di più oggi si attendeva, dopo quanto accaduto con gran parte della maggioranza che si è messa di traverso e ha marcato visita.

Falcomatà però ha scelto di non rispondere, di non spiegare, di non far capire le prossime mosse. Dopo il consiglio comunale, il primo cittadino ha riunito i suoi per una prima riunione a caldo. Incontro sereno…e non poteva essere diversamente considerato che non presenziava nessuno degli ostili a Falcomatà, ovvero Pd, Dp e parte di Italia Viva.

Falcomatà si è confrontato con le liste civiche e i consiglieri a lui vicino, un dialogo servito al sindaco per intuire quali dovranno essere i prossimi passi.

La riunione per un primo momento prevista per il pomeriggio, l’atteso faccia a faccia con il Pd, non si è invece tenuto. Come in una partita di scacchi, ogni piccola mossa viene adesso soppesata, dopo che i dem hanno deciso per lo strappo con il primo cittadino.

“Siamo il Pd, primo partito di maggioranza. Non si può scherzare a lungo. Abbiamo provato a dialogare, atteso, sperato che Falcomatà ascoltasse le nostre ragioni. Infine, non abbiamo avuto scelta e dovuto optare per questo tipo di soluzione, forte ma indicativa. Riunioni oggi? Non ci risultano assolutamente, mai state in programma. Se ne riparla nel fine settimana”, sospirano sottovoce assessori e dirigenti dem.

La riunione è già stata fissata per venerdi, giorno che vedrà il ritorno da Roma del segretario regionale Nicola Irto, impegnato in Senato con la sua attività. Impossibile intuire se si tratterà o meno dell’incontro decisivo, considerato che i colpi di scena arrivano a distanza di minuti, così come i continui rinvii, rimpalli, differimenti, posticipi e rimandi che si sono susseguiti sino ad oggi. E che rappresentano la principale causa della crisi di maggioranza.

Se Falcomatà e il centrosinistra rimangono immobili dopo lo strappo, a muoversi invece è il centrodestra. Secondo quanto raccolto, una delegazione di consiglieri comunali di opposizione domani incontrerà il Prefetto Vaccaro per rappresentare quanto sta accadendo a Palazzo San Giorgio. Non solo crisi di maggioranza, ma anche il caos degli eventi di Natale con accessi agli atti e situazioni poco chiare.

Nel caos generale che vede Reggio Calabria vivere un Natale senza squilli e con una programmazione tutta da decifrare, la città assiste sbigottita ed incredula. Sicura solo di non essere mai caduta così in basso