Comunali Reggio, l’esecutivo Falcomatà gioca d’anticipo: i dettagli del condono edilizio

La Giunta comunale ha approvato l’atto di indirizzo per il disbrigo delle pratiche giacenti. Si ricorrerà anche a professionisti esterni

La tematica dei condoni edilizi, e quindi dello smaltimento delle decine di migliaia di pratiche giacenti negli uffici di Palazzo San Giorgio, entra prepotentemente nell’agone della campagna elettorale. A maggior ragione in questo caldo fine di stagione estiva, vista l’adozione da parte della giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà dell’atto di indirizzo per la definizione di tutte le istanze di condono ex leggi 47/85, 724/94, 326/03.

La tematica era stata affrontata in più occasioni dal candidato sindaco del centrodestra, Antonino Minicuci, che ha inserito il disbrigo e la definizione delle pratiche di condono giacenti, all’interno del suo programma. Negli ultimi giorni in occasione di uno dei tanti incontri elettorali lo stesso Minicuci aveva quantificato in una trentina di milioni il ricavato dell’operazione, che poi sarebbe stato “reinvestito” nel progetto di reintroduzioni delle circoscrizioni cittadine, che non sarebbero più 15 ma raggruppate in sei grandi macroaree.

Giuseppe Falcomatà e il suo esecutivo hanno deciso di giocare quindi d’anticipo e, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Mariangela Cama, hanno proceduto all’approvazione della delibera n° 177 dello scorso 1 settembre, attraverso la quale vengono stabiliti tempi e modi di attuazione del programma di smaltimento delle pratiche, in tempi ragionevoli e, comunque, in modo tale da riuscire a garantire l’assolvimento di tutte quelle istanze di sollecito che giungeranno, entro il 30 settembre 2021, considerando che il Governo, ha stabilito al 31 dicembre 2021 il termine ultimo per avvalersi delle agevolazioni previste dal decreto legge 19 maggio 2020 n. 34, convertito in Legge n. 77del 17 luglio 2020 (c.d. Superbonus, “Ecobonus” e “Sismabonus”).

Il provvedimento, quindi considera “la straordinaria necessità e urgenza di introdurre misure di semplificazione in materia di edilizia con particolare riguardo all’annosa questione della mancata definizione delle pratiche di condono, operando senza pregiudizio per i presidi di legalità, al fine di fronteggiare le ricadute economiche conseguenti all’emergenza epidemiologica da Covid-19 e consentire a tutti i soggetti interessati, l’accesso ed utilizzo dei benefici fiscali di prossima entrata in vigore, introdotti dal “Decreto Rilancio” n. 34/2020, in fase di conversione in legge, per tutti i casi previsti di interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica e antisismica…”.

Modi e tempi

L’Atto di indirizzo approvato dalla Giunta Falcomatà approva

“il progetto denominato “Condono Edilizio”, finalizzato all’avvio e al completamento dell’attività istruttoria delle pratiche di condono edilizio di cui alle Leggi n. 47/1985, n. 724/1994 e n. 326/2003 presenti agli atti del Comune e non ancora evase, nonché al rilascio dei relativi titoli abilitativi o eventuale dinieghi, previo preavviso ai sensi dell’art. 10 bis della legge n. 241/1990”.

E stabilisce che

“per accelerare e semplificare i relativi procedimenti istruttori si proceda mediante procedura di gara ad evidenza pubblica alla dematerializzazione di tutte le pratiche del Condono edilizio sulla base dell’intervento finanziato e destinato a sostenere l’emergenza COVID-19, giusta delibera n. 65 del 05.06.2020 di approvazione dei Piani operativi degli interventi PON Metro 2014-2020 e P.O.C. Metro, nell’ambito del Progetto “Amministrazione Digitale”, del Piano Operativo Pon Metro Asse 1 “Agenda digitale”, in attuazione del “Piano di informatizzazione” approvato con D.G.C. n. 210/2015, come dascheda PON Metro RC 1.1.1.b per un importo di € 200.000,00”.

La stessa delibera poi, dà mandato al Dirigente della Macroarea Urbanistica di

“procedere all’adozione di tutti gli adempimenti necessari e conseguenti alla presente deliberazione affinché si arrivi quanto prima alla piena attuazione del progetto in parola, a) mediante l’acquisizione della disponibilità del personale interno dotato di specifica competenza, idoneo e capace di rendere efficiente ed efficace l’azione tecnico-amministrativa dei procedimenti da istruire b) mediante il reperimento di professionisti esterni sulla base del sopra citato avviso pubblico”.

Tutto il programma di definizione e completamento delle istanze pendenti verrà finanziato, attraverso la costituzione di un fondo, comprensivo degli oneri riflessi e contributivi a carico dell’ente, garantito mediante l’utilizzo del 10%, delle somme versate a titolo di diritti di istruttoria e di oneri concessori e conguaglio oblazione; e segnatamente per i professionisti esterni attraverso l’utilizzo della quota restante dei diritti di istruttoria per le pratiche di condono edilizio fissati in € 100,00, Iva e ogni altro onere compreso, per ogni singola pratica (per unità immobiliare e relativi accessori), con l’addizionale di 10 euro ogni ulteriore unità immobiliare del medesimo fabbricato, al netto delle eventuali quote spettanti allo Stato.

I numeri

Secondo le ultime rilevazioni le pratiche per il condono di immobili realizzati sul territorio del Comune di Reggio Calabria, ammontano a 31.348. L’amministrazione comunale, nel tempo, non è riuscita a definire tutte le pratiche che in sede di verifica sono risultate anche non idoneamente classificate, richiedendo un riordino dell’archivio che ha impegnato il già esiguo personale del settore. D’altra parte – si legge in delibera – la situazione degli organici della macroarea Urbanistica, depauperata da continui collocamenti a riposo senza sostituzione e rimpiazzo, acuita per di più dall’emergenza epidemiologica da covid 19 in corso, rende ancor più gravoso provvedere alla definizione delle dette pratiche, se non ricorrendo a forme di trattazione straordinarie”. La ricognizione effettuata dall’Ufficio Condono Edilizio, al 15 maggio scorso, ha dato però un quadro più chiaro: risultano complessivamente 23.445 pratiche giacenti.

Rispetto al condono del 1985 (18798 istanze) sono state trattate 6297 pratiche e 10501 sono quelle restanti; per quello del 1994 (10756 istanze) a fronte di 3865 pratiche trattate ne restano da definire 9343; infine per quello del 2003 (1884 istanze) occorre smaltire 1601 pratiche, con sole 283 già trattate.

Il totale generale dei permessi in sanatoria rilasciati nell’ultimo decennio ammonta a 9570.

Le previsioni dell’amministrazione Falcomatà, rispetto ai ricavi derivanti dall’operazione, sono riportate negli allegati alla delibera e parlano, a fronte delle 23445 pratiche da definire, di una previsione di incasso derivante dagli oneri concessori (tenendo conto in maniera forfettaria di 1500 euro a pratica) di 35.167.500,00 euro, a cui si aggiungono 2.334.500,00 euro derivanti dai diritti di istruttoria, per un totale di 35 milioni e mezzo circa.

I costi del progetto “Condono edilizio”, invece ammonterebbero a 5.861.250,00 euro.