Reggina, Gallo: 'Vi spiego la situazione del DS Massimo Taibi'

"Il DS avrà commesso degli errori, ma è giusto che sappiate come sono andate le cose"

Nessuno immaginava una giornata convulsa come quella di ieri in casa Reggina. Sconfitta inaspettata contro la Sicula Leonzio e scenari totalmente cambiati rispetto alle attese. Come inattesa è stata la conferenza stampa convocata dal presidente Luca Gallo dopo una riunione fiume con il DG Iiriti ed il DS Taibi: “E’ la mia prima conferenza al Granillo. Drago non è più l’allenatore della Reggina, non pensavo mai di doverlo dire, serviva una decisione dopo i risultati che non sono arrivati. C’è chi sarà contento e chi se ne dispiacerà. Mancano tre partite da giocare quattro di campionato.al punto di visto sportivo e sono venuto per questo io, per parlare a voi quindi ai tifosi.

Riprendiamo un passaggio importante della conferenza, quello che fa riferimento alla posizione di Massimo Taibi, rispetto alle scelte ed alla sua situazione contrattuale: “Pentito della fiducia data a Taibi con il prolungamento di contratto? Adesso sarebbe facile dire che mi sono pentito di questo o di altro. Non ho mai avuto una squadra di calcio, non sapevo come muovermi. Se penso che qualcuno ne possa sapere più di me mi devo fidare, proprio perchè sono in un mondo del tutto nuovo.

Mi sono dedicato a tempo pieno della Reggina come risanamento ed organizzazione della società perchè c’erano tante cose da risolvere. Siccome non posso sdoppiarmi, qualcuno si doveva occupare di altro. Se per esempio ho commesso degli errori, ne subisco le conseguenze ma non li rifaccio, questo è sicuro, parlo in generale.

Taibi in quel momento era l’unica figura calcisticamente parlando che io conoscevo, non altri. Poi sono state aggiunte altre figure. Attualmente la Reggina non ha ancora una sede, la società non aveva basi a tutti i livelli, stiamo iniziando adesso.

Tutti vogliono la testa di Taibi. L’errore del DS quale è stato di non avere acquistato giocatori all’altezza? Poi ha sbagliato l’allenatore? Invece c’è una valutazione diversa, basata su dati oggettivi che vi spiego. Ho preso la società il 10 di gennaio. La campagna di rafforzamento si doveva fare in 20 giorni. Ogni calciatore contattato prima di quella data, non ci è voluto venire, perchè dicevano che la Reggina non era credibile e la nuova proprietà era una incognita. Possibili forti penalizzazioni all’orizzonte, una nuova fideiussione da presentare, quindi nessuno voleva venirci. Dopo il 10 gennaio, la situazione non è cambiata di molto.

Massimo Taibi avrà fatto i suoi errori, ma si è mosso in una finestra temporale molto piccola con mille problemi. Adesso la musica è cambiata, tanti giocatori e tanti allenatori vogliono venire alla Reggina, il telefono del DS squilla spesso. prima no. E’ questa la verità”.