'Restituiteci il consultorio di Melito': la lettera dell'ass. culturale Donne Insieme

Dove andranno le donne che affrontano la gravidanza, quelle che hanno bisogno di consulenze per l’allattamento, e per effettuare lo screening del carcinoma della cervice dell’utero?

Riceviamo e pubblichiamo l’appello di un gruppo di donne che, a gran voce, chiedono la riapertura del consultorio di Melito. La lettera è indirizzata al Dott. Saverio Cotticelli, Dott.ssa Maria Crocco, dr. Giovanni Meloni, dr. Antonio Bray, dott. Giuseppe Zuccarelli, Dott.ssa Anna Aurora Colosimo – Viceprefetto.

LETTERA

“Preg.mi Sigg.ri

siamo delle Donne che ritengono di avere il dovere morale di far sentire la propria voce a proposito di una vicenda tanto importante quanto delicata: la sorte del Consultorio H 12 di Melito Di Porto Salvo.

Essa è una realtà che tocca davvero da vicino tutte le Donne dell’Area Grecanica.  In questi giorni se ne è parlato molto, sui giornali e sui social, non solo perché si tratta di una struttura che serve una popolazione di quasi 33 mila persone appartenente ai Comuni di Melito Di Porto Salvo, Bagaladi, Bova, Bova Marina, Condofuri, Montebello, Roccaforte, Roghudi e San Lorenzo, non solo perché per essa si sta battendo anche l’Associazione “Comunità Competente”, ma, e soprattutto, perché il Consultorio H12 di Melito di Porto Salvo rappresenta realmente un’Isola felice tra le innumerevoli difficoltà che, quotidianamente, le Donne debbono affrontare quando si tratta della tutela della Loro salute.

Come tanti di Voi già sanno, la struttura prima dell’emergenza Covid-19 si trovava all’interno dell’Ospedale “Tiberio Evoli” di Melito Di Porto Salvo e svolgeva innumerevoli attività programmate, oltre ad una serie di prestazioni sociosanitarie, grazie ad una propria équipe medica nonché giovandosi della figura dell’ostetrica, aspetto, quest’ultimo, di non poco conto considerato peraltro, che nessuno degli altri consultori dell’area grecanica si avvale di tale professionalità.

Tuttavia, oggi, inspiegabilmente, il territorio è stato “depredato” di questo indispensabile presidio giacché nonostante la deliberazione della Commissione Straordinaria dell’Asp con la quale si stabilisce l’Ospedale di Melito Di Porto Salvo ritorni ad essere un presidio no-covid, nulla è stato previsto in merito al Consultorio! E allora, dove andranno le Donne che affrontano la gravidanza, dove andranno quelle che hanno bisogno di consulenze per l’allattamento, dove andranno quelle che debbono effettuare lo screening del carcinoma della cervice dell’utero? E le Donne donatrici del sangue del cordone ombelicale, a chi si rivolgeranno? E coloro che hanno necessità di una delle figure professionali che operavano all’interno della struttura? Può considerarsi “accettabile” tutto ciò?

La risposta è chiaramente negativa oltre che dal punto di vista dell’assistenza sanitaria anche da quello etico giacché assentire ad una “dimenticanza” così scellerata significherebbe avallare la sistematica distruzione di quanto di buono è stato fatto per un territorio ove, giorno dopo giorno, la Sanità sta svanendo, significherebbe acconsentire ad affossare un’area territoriale che ha subito ingenti perdite nella tutela della salute, significherebbe “assumersi la responsabilità” di non aver lottato per tutte quelle Donne che accedono al Consultorio H12 di Melito di Porto Salvo!

Le Donne hanno diritto a che venga Loro restituito, al più presto, un presidio che ha sempre risposto alle Loro esigenze fornendo un valido servizio territoriale grazie al lavoro di tanti professionisti che si sono sempre fatti carico delle problematiche del territorio.

Ciò è avvenuto anche durante questa pandemia poiché il Consultorio non si è di certo fermato, se non quando gli è stato imposto, e ha continuato ad offrire gli aiuti concreti, seppur a distanza, con servizi di teleassistenza psicologica, pediatrica, ostetrica e addirittura con corsi/incontri di accompagnamento alla nascita online.

Pertanto, l’istanza che avanziamo è una sola: restituiteci il Consultorio H12, senza ‘se’ e senza ‘ma’!

Riaprire il Consultorio H12 equivale a garantire la tutela della salute delle Donne dell’Area Grecanica, e non solo, e, al contempo, corrisponde a migliorare le condizioni generali di vita della collettività che vive in quel territorio. Invero, la promozione della salute della Donna interessa tutte le fasi della vita ed è indispensabile che essa venga supportata in modo concreto e costante: il Consultorio H 12 è quel supporto! Fino a quando la struttura non verrà riaperta Noi Donne continueremo a batterci: l’area Grecanica non può rinunciare a questo concreto e vicino punto di riferimento, sia per i singoli che per le famiglie, né le Donne possono, in maniera ingiustificata, essere lasciate da sole.

Restituiteci il Consultorio! È un diritto di tutte le Donne!