Coronavirus, Falcomatà per la ricostruzione punta al Fondo di mutuo soccorso

La Città Metropolitana recupera 300 mila euro e costituisce la Fondazione di comunità

“Stiamo lavorando con Anci per chiedere e ottenere da parte dello Stato misure a sostegno di famiglie e imprese. Misure che diano liquidità per garantire ed erogare i servizi minimi essenziali senza gravare sulle tasche dei cittadini. Abbiamo sospeso i tributi locali ma è chiaro che adesso è importante che arrivi un provvedimento da parte del governo che ci dia liquidità necessaria per riequilibrare i provvedimenti giusti e doverosi a sostegno delle imprese e delle famiglie della nostra città che l’amministrazione comunale ha preso”.

Così il sindaco Giuseppe Falcomatà nel corso della diretta che questa mattina è stata diffusa attraverso la pagina personale di facebook per informare la cittadinanza delle iniziative intraprese da Palazzo San Giorgio e dalla Città metropolitana in merito all’emergenza sanitaria in corso.


Il primo cittadino ha informato delle attività in programma parlando di “terzo dopoguerra”. Misure che possono consentire a chi ha perso il lavoro di accedere agli strumenti e alle attività che lo possano reinserire nel mondo del lavoro, a chi ha chiuso una saracinesca di poterla aprire a chi vuole avviare un’attività imprenditoriale di poterlo fare.

“Lo faremo con fondi comunali – quelli del Pon metro – ma lo stiamo facendo anche con fondi del Bilancio metropolitano che sarà approvato venerdì prossimo. Al suo interno abbiamo inserito delle risorse rimodulando i contributi alle associazioni che purtroppo in questi mesi non hanno potuto fare attività: abbiamo recuperato circa 300 mila euro con cui costituiremo una Fondazione di comunità, che si avvarrà della collaborazione di altre Fondazioni a livello nazionale che già lo fanno come la Fondazione per il sud”.

Ma Falcomatà ha ricordato anche, rilanciandola, l’iniziativa del “Fondo di mutuo soccorso”, un fondo all’interno del quale chiunque vorrà donare fondi per l’emergenza e la ricostruzione lo potrà fare spontaneamente. D’altra parte l’ultimo Dpcm firmato dal Premier Conte ha favorito il percorso delle donazioni prevedendo detrazioni e agevolazioni fiscali.


“Attraverso il Fondo – ha detto Falcomatà – i reggini saranno protagonisti della rinascita economica e sociale della nostra città. L’appello è rivolto ai reggini, e non solo, che hanno possibilità di farlo, compresi istituti e associazioni. È aperto ai club service, agli Istituti bancari e di credito, alle Fondazioni bancarie, ma anche ai grandi imprenditori figli di questa città che potrebbero dar una mano alla ricostruzione, e a chi oggi ha la volontà di fare qualcosa per il domani”