Miti di Calabria: il culto e la leggenda della Madonna della Montagna

Conosciamo la nostra terra, ne conosciamo i profu

Conosciamo la nostra terra, ne conosciamo i profumi, i luoghi, ma non sempre conosciamo i meravigliosi miti, i culti e leggende che avvolgono la Calabria.

Eccoci dunque al decimo appuntamento della rubrica Miti Di Calabria, nata per raccontarvi le più famose leggende che fanno parte della nostra terra.

Oggi vi portiamo in una fra le attrattive turistiche piu importanti dell’Aspromontee ionico, il santuario della Madonna di Polsi, luogo turistico religioso e fortemente legato al folklore locale.

Il Santuario si trova a San Luca ed è noto anche come Madonna della Montagna. E’ particolarmente difficile da raggiungere in quanto si trova nel fondo di una valle e ogni anni viene riempito da migliaia di visitatori provenienti da ogni parte.

Il culto della Madonna della Montagna è davvero antichissimo ed è avvolto da molte leggende.

Santuario San Luca Madonna della Montagna Polsi Calabria

Una di queste vuole che nel IX secolo alcuni monaci bizantini, si spinsero nel cuore dell’Aspromonte, ai piedi di Montalto, dove fondarono una piccola colonia ed una chiesa. Ma a causa dell’estremo disagio procurato dalla lontananza con i più vicini villaggi, il sito fu poi abbandonato.

Secondo un’altra leggenda particolarmente diffusa, le origini del culto della Madonna della Montagna risalgono allo straordinario e miracoloso ritrovamento della croce di ferro. Si narra che nell’XI secolo un pastore di nome Italiano della cittadina di Santa Cristina d’Aspromonte, trovandosi al pascolo col suo gregge si rese conto di aver smarrito un toro selvatico. Così intento a cercarlo, in località Nardello, lo ritrovò davanti ad una particolare croce, che l’animale stesso aveva dissotterrato, scavando nella terra con zampe e corna.

Improvvisamente al pastore apparve la Beata Vergine col Bambino che gli disse di comunicare a tutti la sua volontà: ereggere una chiesa, dove potesse essere conservata ed adorata con solenne culto quella croce, e dove spargere le sue grazie a tutti i devoti visitatori.

Tutt’oggi all’interno del santuario vengono conservate la statua della Madonna della Montagna di Polsi, scultura in tufo di notevole bellezza e lucentezza, la Santa Croce e vari cimeli tra i quali la bara del principino di Roccella.