Reggio, le priorità della Dieni (M5S): dal no al Ponte al rilancio dell’aeroporto

Il Movimento non ha preso posizione sulla vicenda dei brogli, e sull’emergenza rifiuti "occorre un Piano regionale serio"

Il Ponte sullo Stretto torna ciclicamente ad arricchire le cronache quotidiane con i pro e i contro, ognuno con le proprie ragioni, che dibattono su un’opera che non fa mai un passo avanti, ma neanche indietro. Federica Dieni, deputata reggina del Movimento 5 stelle, è una convinta assertrice del “no” alla faraonica infrastruttura:

“La maggior parte dei calabresi ha utilità, in questo momento storico, ad essere uniti. Ovviamente con il resto dell’Italia, ma soprattutto con il centro produttivo del nostro paese e con l’Europa in particolare. Credo che noi, soprattutto Reggio Calabria, possiamo ripartire se abbiamo un aeroporto funzionante, valido e in poco tempo ci faccia essere internazionali, e non soltanto nazionali. Io non sono per un no ideologico. Il mio no è frutto di uno studio, quindi ovviamente ci sono degli studi sia per quanto riguarda l’impatto ambientale che per quanto riguarda l’irrealizzabilità proprio della struttura. Se ci sono state delle persone, esperte, che non hanno trovato semplice la sua costruzione qualche problema ci sarà. Questo ponte potrebbe in realtà servire in minima parte per il traffico portuale nei porti siciliani, ma diciamo che si prospetta nel futuro di utilizzare sempre più navi veloci che magari arrivano a Gioia Tauro e poi proseguono attraverso le vie del mare. Quindi ci sono degli studi, non è che uno impazzisce e dice no se è una cosa che serve al territorio. Immaginare poi un territorio come il nostro, per vent’anni con un cantiere aperto, voglio dire che turismo ci può essere? Quindi cerchiamo di costruire intanto l’alta velocità fino a Reggio Calabria che è fondamentale per favorire tutte le altre infrastrutture tra cui il porto di Gioia che è anche importantissimo. Quindi abbiamo tutto quello che è necessario, basta sfruttare bene quello che già abbiamo”.

Reggio, tra brogli e rifiuti

Da mesi ormai, il dibattito politico cittadino ruota attorno all’indagine della Procura della Repubblica sui brogli elettorali scoperti nell’ultima tornata che ha incoronato sindaco Giuseppe Falcomatà al suo secondo mandato. C’è chi carica di significato la vicenda giudiziaria e chi minimizza, ma c’è anche chi sulla questione non si è espresso, come il Movimento 5 Stelle:

“I 5 stelle a Reggio non hanno un consigliere comunale, e per questo non si è occupato di questa tematica. Io posso dire questo che sicuramente leggere che c’è stata questa indagine e che alcuni morti avrebbero votato, è quantomeno sconcertante, perché se arriva a questo ovviamente non si sa più a che cosa credere. Mi sembra di aver capito che però riguardasse una quantità minima di voti che non avrebbero intaccato la prima fase. Quindi anche se diciamo dal punto di vista legale e giuridico non ci sarebbero dei problemi per quanto riguarda la legittimità delle elezioni nel complesso, ovviamente mi lasci dire che questa situazione è sconcertante per quello che è accaduto a quanto raccolto dalla Procura, alla quale mi rimetto sempre”.

Ma in città insiste la piaga dei rifiuti. L’approccio della Dieni è tutto sommato morbido:

“La questione spazzatura e rifiuti, non riguarda solo Reggio ma tutta la Calabria, perché ovviamente non abbiamo un Piano serio in Regione Calabria e bisogna portare i nostri rifiuti in Puglia, quindi di fatto c’è un problema di smaltimento, unito al fatto ovviamente che andrebbe un po’ verificata anche l’attività di chi opera con queste società, perché ci sono comuni che sono un po’ più puliti di altre, quindi bisognerebbe capire perché. Di fatto c’è un grosso problema per cui cercheremo, una volta arrivati alla Regione, di dare il nostro contributo”.