Crisi di Governo, l’appello di 11 sindaci: ‘Comportamenti irresponsabili. Draghi resti’

I primi cittadini: "Servono stabilità, certezze e coerenza. Per questo chiediamo con forza a tutte le forze politiche di pensare al bene comune"

Special Address: Mario Draghi

DAVOS/SWITZERLAND, 25JAN13 - Mario Draghi, President, European Central Bank, Frankfurt is captured during the special address session at the Annual Meeting 2013 of the World Economic Forum in Davos, Switzerland, January 25, 2013. Copyright by World Economic Forum swiss-image.ch/Photo Remy Steinegger


“Con incredulità e preoccupazione assistiamo alla conclamazione della crisi di Governo generata da comportamenti irresponsabili di una parte della maggioranza. Le nostre città, chiamate dopo la pandemia e con la guerra in corso ad uno sforzo inedito per il rilancio economico, la realizzazione delle opere pubbliche indispensabili e la gestione dell’emergenza sociale, non possono permettersi oggi una crisi che significa immobilismo e divisione laddove ora servono azione, credibilità, serietà'”.

È quanto si legge nella lettera che undici sindaci hanno inviato al premier.

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L’hanno firmata: Luigi Brugnaro (Venezia), Marco Bucci (Genova), Antonio Decaro (Bari e presidente Anci), Michele De Pascale (Ravenna e presidente Upi), Giorgio Gori (Bergamo), Roberto Gualtieri (Roma), Stefano Lo Russo (Torino), Dario Nardella (Firenze e coordinatore città metropolitane), Maurizio Rasero (Asti), Matteo Ricci (Pesaro e presidente Ali) e Beppe Sala (Milano).

“Il Presidente Mario Draghi ha rappresentato fino ad ora in modo autorevole il nostro Paese nel consesso internazionale e ancora una volta ha dimostrato dignità e statura, politica e istituzionale. Draghi ha scelto con coraggio e rigore di non accontentarsi della fiducia numerica ottenuta in aula ma di esigere la sincera e leale fiducia politica di tutti i partiti che lo hanno sostenuto dall’inizio – continua la lettera – Noi Sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo”.

“Allo stesso modo – prosegue la lettera scritta dai sindaci – chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni. Queste forze, nel reciproco rispetto, hanno il dovere di portare in fondo il lavoro iniziato in un momento cruciale per la vita delle famiglie e delle imprese italiane. Se non dovessero farlo si prenderebbero una responsabilità storica davanti all’Italia e all’Europa e davanti alle future generazioni. Ora più che mai abbiamo bisogno di stabilita’, certezze e coerenza per continuare la trasformazione delle nostre città perchè senza la rinascita di queste non rinascerà neanche l’Italia”.