Donna morta in attesa dell'ambulanza, Minniti (Asp Rc): "Nessun ritardo"

"Il mezzo è partito da Scilla alle 2:17 ed è arrivato a destinazione alle 2:31", assicura Minniti, direttore sanitario dell’Asp di Reggio

La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali reati nella vicenda della donna morta per infarto a Villa San Giovanni e del tempo di un’ora e mezza, secondo chi ha denunciato i fatti, impiegato dall’ambulanza per raggiungere il luogo in cui si trovava la vittima.

L’inchiesta, secondo quanto si é appreso, dovrà servire principalmente ad accertare se ci sia stato un errore di valutazione del caso da parte del Suem 118 o se quanto é avvenuto sia stato determinato da una carenza di ambulanze e personale sanitario a causa del quale non si riesce a garantire un efficiente servizio di emergenza urgenza sul territorio.

La tempistica dell’arrivo viene però smentita dal direttore sanitario dell’Asp di Reggio Calabria Domenico Minniti. Intervenuto nel corso della trasmissione Rai ‘Buongiorno Regione’, Minniti ha sottolineato: “Il ritardo di oltre un’ora dell’arrivo dell’ambulanza non risulta agli atti. Mi sono recato alla centrale operativa per consultare i dati disponibili sull’accaduto, ed è stato registrato che il mezzo è partito da Scilla alle 2:17 ed è arrivato a destinazione alle 2:31, poco oltre i 18 minuti canonici che in questo momento sono difficili da garantire in Calabria. Dunque non sembra che ci sta stato il ritardo denunciato e aggiungo che, ovviamente, questi dati sono già in possesso della Procura della Repubblica di Reggio”, le parole di Minniti.

Il direttore sanitario dell’Asp di Reggio Calabria ha inoltre evidenziato come l’organico sia ridotto all’osso,  “sotto di 2000 unità, con il personale sanitario che è sottoposto a turni sfibranti, rischi sempre maggiori e con stipendi minori”.