Dietrofront sui vaccini, il Governo ripensa il piano

Parole dure per gli psicologi e i giovani, nuova stretta sulle priorità. E l'annuncio del Premier: "Chi vaccina prima, apre prima"

Il commissario straordinario all’emergenza Covid-19, generale Francesco Paolo Figliuolo, in coordinamento con il ministero della Salute, ha firmato l’ordinanza con la quale vengono fissate le categorie di priorità nella campagna vaccinale.

Il dietrofront del Governo

L’ordinanza di Figliuolo era stata anticipata dal premier Draghi nella conferenza stampa di giovedì che fatto non poco discutere gli italiani, in particolar modo la categoria degli psicologi. In quell’occasione, infatti, il presidente del Consiglio, parlando dei furbetti del vaccino ha utilizzato queste parole:

“Queste platee di operatori sanitari che si allargano, gli psicologi di 35 anni. Con che coscienza un giovane si fa vaccinare e salta la lista sapendo che lascia esposto una persona che ha più di 65 anni o una persona fragile?”.

Chi si vaccina prima, apre prima

Draghi, inoltre, ha preannunciato che il governo studierà “come inserire il parametro delle vaccinazioni delle categorie a rischio tra i parametri che si usano per autorizzare le riaperture”. Draghi ha anche assicurato che l’obiettivo delle 500mila vaccinazioni al giorno sarà rispettato, non nascondendo l’ottimismo “sull’andamento del piano vaccinale e soprattutto sul clima di collaborazione che c’e’ tra Regioni e Stato. Infine il premier ha anche rassicurato sulla disponibilità dei vaccini, che “non è calata, anzi sta risalendo. Non ho dubbi sul fatto che gli obiettivi vengano raggiunti”. Per Draghi, dunque, “il lavoro procede” e la disponibilità dei vaccini “permette di vaccinare entro aprile tutti gli over 80”.

Le categorie di priorità del piano vaccinale

Priorità a over 80 e persone fragili, poi familiari conviventi, caregiver e a seguire gli over 70 e 60.

“In linea con il piano nazionale del ministero della Salute approvato con decreto 12 marzo 2021”, si legge nell’ordinanza, la vaccinazione rispetta “il seguente ordine di priorità: persone di età superiore agli 80 anni; persone con elevata fragilità e, ove previsto dalle specifiche indicazioni (…) i familiari conviventi, caregiver, genitori/ tutori/affidatari; persone di età compresa tra i 70 e 79 anni e, a seguire, quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni, utilizzando prevalentemente vaccini Vaxzevria come da recente indicazione dell’Aifa”.

Sarà completata la vaccinazione dei medici e sanitari che operano in prima linea contro il Covid.

“Parallelamente alle suddette categorie – continua il documento – è completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e socio sanitario in prima linea nella diagnosi, nel trattamento e nella cura del Covid-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private.

A seguire, sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche secondo l’ordine indicato. Le persone che hanno già ricevuto una prima somministrazione potranno completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino”.