Reggio, tenta di introdurre droga in carcere: fermato il congiunto di un detenuto

Durante un'altra operazione di Polizia Penitenziaria, presso la Casa circondariale di San Pietro, è stato rinvenuto un cellulare in una cella


I rappresentanti delle organizzazioni sindacali Daniela Iiriti (Sinappe), Franco Denisi (Sappe), Maurizio Policaro (Osapp), Massimo Musarella (Uspp), Antonino Megale (Uilpa) e Luciano Scidà (Cnpp), rendono  note le due brillanti operazioni condotte dal reparto di Polizia Penitenziaria di Reggio Calabria in servizio presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria plesso San Pietro, sotto la guida del comandante dott.ssa Giuseppina Crea.

La prima, con la preziosa collaborazione delle unità cinofile del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, ha consentito di inibire l’introduzione si sostanza stupefacente all’interno o dell’istituto.

La sostanza occultata da un congiunto di un detenuto, che ha tentato di disfarsene invano provando ad eludere i controlli, è stata abilmente ritrovata grazie all’intuito del personale operante.

La seconda ha portato al ritrovamento di un telefono cellulare all’interno di una camera detentiva attraverso un’accurata perquisizione dei locali.

Grazie alla professionalità all’intuito ed alle capacità del persone della Polizia Penitenziaria è stato possibile ottenere risultati importanti nell’azione di contrasto ai reati all’interno delle carceri.

I fatti reato sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

Un plauso alla Polizia Penitenziaria che anche grazie alla collaborazione con il personale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, garantiscono sicurezza non solo all’interno o degli istituti penitenziari, ma alla società incidendo notevolmente nell’azione di contrasto alla criminalità.