Elezioni comunali, Siclari (MNS) a CityNow: "Reggio chiede a gran voce il candidato del centro destra"

L'avvocato Ernesto Siclari, in vista delle prossime elezioni comunali, ha deciso di sostenere in prima linea il partito di appartenenza. "Il sindaco e le barricate? Faccia il sindaco e non il cittadino..."

Ha sempre gravitato nell’area del centro destra senza tuttavia mai ‘metterci la faccia’ preferendo il ‘dietro le quinte’.

Una scelta, quella di Ernesto Siclari, di lealtà, coerenza, spirito di appartenenza e correttezza nei confronti di un movimento politico che per anni ha guidato la città di Reggio Calabria.

L’avvocato Siclari ha sempre vissuto la politica da ‘spettatore’ ma in vista delle prossime elezioni comunali ha deciso di sostenere in prima linea il partito di appartenenza.

Lo incontriamo all’interno della nostra redazione.

“La destra reggina vive indubbiamente un momento di difficoltà, di certo non viviamo un periodo di esaltazione – spiega Ernesto Siclari il coordinatore del Movimento Nazionale per la Sovranità – La decisione delle candidature a sindaco dei vari partiti vanno ponderate e non possono essere fatte scelte di pancia. E’ chiaro che ci deve essere una grande riflessione e una condivisione di intenti all’interno del gruppo che rappresento. Candidarmi a sindaco? Al momento non mi sento pronto ma sosterrò in prima linea il movimento che rappresento”.

Mentre dalla sinistra arrivano le prime candidature ufficiali con la nascita di nuovi movimenti (vedi Saverio Pazzano o Reggio Bene Comune), la destra, al momento, non ha ancora un candidato e la città attende alla finestra uno o più nomi ai quali affidarsi.

“La richiesta è continua ed assidua. La città vive un momento drammatico e forse è proprio per questo che la gente attende di conoscere con ansia i nomi dei candidati. Il centro destra reggino deve sicuramente ricucire tanti strappi e la difficoltà nel trovare l’unità nasce da un passato recente abbastanza turbolento. Reggio chiede a gran voce il candidato a sindaco del centro destra e per questo ho sollecitato i colleghi degli altri partiti ad incontri più assidui”.

Tra gli ultimi incontri, quello in cui il centro destra reggino si è dimostrato più compatto, è stato quello di venerdì sul tema dei TIR al porto di Reggio Calabria.

“In quell’occasione sono bastati 30 secondi per trovare l’intesa. E’ la dimostrazione che quando la città chiama noi del centro destra rispondiamo presente. La notizia dei tir al porto ci ha fatto sobbalzare dalla sedia. E’ un’idea vecchia che non aveva mai trovato terreno fertile per andare avanti. E’ un progetto che non ci sta bene. Circa tre anni fa avevamo messo in piedi un tavolo in cui sedevano anche i verdi e nel quale veniva proposto un progetto che prevede la realizzazione del progetto in un’area lontana dal centro abitato tra Villa San Giovanni e Reggio, esattamente a Bolano. Solo oggi conosciamo lo stato di avanzamento che ci fa molto preoccupare. Quanto al candidato ognuno di noi, all’interno del proprio partito, ha ben chiara l’idea di quello che può essere il candidato sindaco ma i nomi devono uscire dal coro unanime”.

Ma come giudica l’operato dell’amministrazione comunale e quali sono i programmi e la visione del MNS e dell’avv. Siclari?

“L’elenco degli errori di Falcomatà e della sua amministrazione è lunghissimo. Ha sbagliato innanzitutto nel rinunciare a grossi progetti per ripristinare uno stato di normalità che non è mai stato ripristinato. Penso alla rimodulazione del decreto Reggio che avrebbe dovuto bloccare i progetti importanti di grande sviluppo, come il Waterfront, per provvedere alla sistemazione delle strade. Ogni reggino può dirci se le strade sono state sistemate o no. E sentire che il sindaco risolleva oggi il Waterfront fa sorridere, ma è solo una risata isterica…Cosa ha bisogno questa città? Di turismo, di quello vero che potrebbe trasformare il nostro territorio. Lo ripetiamo da anni ma non siamo ancora riusciti a ‘fare turismo’. Manca una seria programmazione e andrebbero previste strategie che coinvolgono tutti i settori della città attraverso tavoli permanenti”.

Tra le pedine su cui si gioca la partita del ‘turismo’ quella dell’aeroporto dello Stretto è sicuramente tra le più importanti e decisive per il futuro della città.

“E’ impensabile che la Città Metropolitana non sieda al tavolo di gestione del proprio aeroporto. Manca dunque la partecipazione della città metropolitana all’interno della società che amministra lo scalo e che impedisce di fatto all’amministrazione di occuparsene. L’aeroporto è stato gestito sempre male. Non mi spiego perchè una città come Reggio non sia in grado di gestire autonomamente il proprio aeroporto. Questo testimonia come in questa città non ci siano né ruoli, né capacità amministrative…”