Regionali Calabria, lo sconfitto è Spirlì. E la vicepresidenza ora è a rischio...

Il centrodestra ride, ma Lega non può esultare. La promessa di Spirlì vicepresidente adesso salta?

A urne ancora ‘calde’, possono partire le prime considerazioni sulle elezioni regionali calabresi. Il trionfo di Occhiuto era previsto e prevedibile (forse non con un distacco così ampio), Amalia Bruni tutto sommato ha tenuto botta considerato che il centrosinistra correva diviso e in ritardo rispetto alla coalizione guidata dal nuovo presidente della Regione Calabria.

Il centrodestra ha stravinto le elezioni, ma non tutti sorridono all’interno della coalizione. La Lega ad esempio (che a livello nazionale ha preso una batosta, assieme a tutti i partiti di centrodestra) in Calabria ha fatto registrare una importante flessione rispetto alle scorse regionali. Nel 2020 il partito di Salvini aveva ottenuto il 12.25%, forte anche di una spinta propulsiva arrivata dai voti di lista, incentrati quindi non sui candidati ma sul partito.

A questa tornata invece, la Lega si è fermata all’8,33, quattro punti in meno rispetto ad un anno e mezzo fa.  In pratica, i consensi persi in Calabria dal partito di Salvini li ha ‘rubati’ Forza Italia, passato dal 12,30 al 17,30, cinque punti in più rispetto alla tornata che aveva visto eleggere Jole Santelli.

La delusione interna al partito di Salvini potrebbe essere non solo ‘emotiva’, ma causare anche ripercussioni a livello politico. Il ticket Occhiuto-Spirlì, imposto nei mesi scorsi per la poca felicità (eufemismo) del nuovo Governatore e di Fratelli d’Italia, è adesso ufficialmente in discussione.

In caso di risultato importante della Lega, simile a quanto ottenuto un anno e mezzo fa, sarebbe stato difficile ridiscutere l’accordo iniziale. Ad elezioni concluse invece, con il calo del partito di Salvini, sono già arrivate le prime dichiarazioni sibilline. “Non mi farò condizionare, ascolterò i partiti e farò scelte di qualità”, le parole di Occhiuto subito dopo l’elezione, il messaggio sembra direttamente indirizzato nei confronti del presidente facente funzioni uscente.

Anche la Lega però inizia a sentire puzza di bruciato. Dopo i risultati per nulla soddisfacenti non solo in Calabria ma anche a livello nazionale, Salvini ha iniziato ad ammansirsi. “Non mi appassiona il dibattito sulle poltrone, ma i progetti. Ringrazio Spirlì per il lavoro fatto”. L’espressione utilizzata dal leader della Lega assomiglia tremendamente a quelle utilizzate dalle società di calcio nel momento del commiato con un allenatore. La vicepresidenza di Spirlì, inoltre, è a rischio anche per la candidatura espressione del presidente f.f. che non ha sfondato. Spirlì infatti, sostenuto dal sindaco di Taurianova Roy Biasi, aveva puntato le proprie fiches sul candidato Stefano Princi.

L’elezione era l’obiettivo minimo, ma non è stato centrato. Princi infatti ha ceduto il passo a Giuseppe Gelardi, preside che ha ottenuto quasi 5 mila preferenze ottenendo il primo posto e la conseguente elezione nel collegio Sud. Uno smacco per Spirlì, che a questo punto (dopo aver traghettato la nave durante la tempesta della pandemia) sembra non trovare alcuna scialuppa alla quale aggrapparsi.