'Io sono morto': lo struggente necrologio di Ennio Morricone

Il premio oscar, nel necrologio, spiega perchè la scelta dei funerali in forma privata: "Non voglio disturbare"

Ennio Morricone saluta la vita con un’ultima, grande, opera: il suo necrologio. Il premio Oscar creatore delle colonne sonore più belle del cinema italiano e internazionale ha lasciato, ancora una volta, tutti a bocca aperta.

Probabilmente nessuno pensava di leggere le parole: “Io Ennio Morricone, sono morto”. È stato l’amico di famiglia e suo legale Giorgio Assumma a rendere nota l’esistenza e la pubblicazione del necrologio.

Il testo

Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino  e anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita. C’è una sola ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare.

Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert, per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita.

Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria, Franca  e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli Marco, Alessandra, Andrea, Giovanni, mia nuora Monica, e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca. Spero che comprendano quanto li ho amati.

Per ultima Maria (ma non ultima). A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio”.