Reggio, l'impegno di Abio per i bambini ospedalizzati ed i progetti per il futuro

ABIO Reggio Calabria scenderà in piazza per incontrare la cittadinanza e per una raccolta fondi che permetterà al comitato di ripartire dopo il Covid

Sabato 25 settembre ABIO scende in piazza a Reggio Calabria per raccontare il mondo del volontariato in favore di bambini ed adolescenti ospedalizzati.

ABIO in piazza a Reggio Calabria

A raccontare, a CityNow, questa particolare iniziativa, è stata la presidente di ABIO Reggio Calabria, Giovanna Curatola.

“Vi aspettiamo in piazza San Giorgio al corso per incontrarvi e raccontare la straordinaria storia “A Misura di Bambino” lunga più di quarant’anni e portare in piazza l’orgoglio ABIO. Il vostro sostegno ci aiuterà a tornare, appena possibile, a fianco dei bambini e degli adolescenti in ospedale! Vicini anche ai loro familiari”.

Il 25 settembre si celebrerà anche la 17esima giornata internazionale di Abio e l’appuntamento non è solo nella città dello Stretto, ma in tutte le piazza d’Italia che desiderano sensibilizzare la comunità sul particolare tema del volontariato.

Ripartire dopo la pandemia

Il Covid ha imposto severi stop a tantissimi settori e lo stesso è stato anche per i volontari ABIO che hanno dovuto trovare metodi alternativi per star vicino ai piccoli pazienti che, all’improvviso, si son trovati “da soli”.

“Con questa iniziativa in piazza vogliamo dare un segno di speranza alle famiglie, confidando di poter tornare al più presto al nostro servizio. Desideriamo raccontare alla città ciò che fanno i volontari, come e cosa abbiamo affrontato in questo difficile periodo”.

La responsabile del comitato reggino ha poi aggiunto:

“Ci siamo reinventati attraverso la “PaD” (presenza a distanza). Subito il nostro pensiero è andato ai piccoli che,  nonostante il ricovero, hanno dovuto subire la mancanza dei volontari che potevano allietare la presenza della loro permanenza in ospedale. È così che abbiamo dato vita a tutorial tramite i social e la tecnologia, fiabe, racconti e piccoli lavori”.

Nei periodi più “speciali” dell’anno, ABIO provvede a fornire materiali ludico grazie al supporto dei partner, come ad esempio LEGO e PIZZARDI.

Il contributo del personale sanitario

Quando si è volontari ABIO è di fondamentale importanza la collaborazione da parte del personale sanitario. Sinergia che il gruppo reggino ha trovato presso il GOM.

“Siamo stati supportati dal personale sanitario – ha raccontato la presidente Curatola a CityNow – che ha provveduto a fare le nostre veci nei momenti più bui della pandemia. Il nostro rapporto con medici ed infermieri, in questo periodo, si è rinforzato ancora di più, ed anche loro, in qualche modo, hanno sentito la mancanza dei volontari”.

ABIO, oltre a stare vicino a bambini adolescenti e famiglie si occupa anche di rendere i reparti più allegri.

“Forniamo arredi, decoriamo le pareti con i murales, svolgiamo attività che rendono il reparto più simile all’ambiente familiare”.

Un’offerta per sostenere la causa

La giornata di sabato 25 settembre ha come simbolo le pere, divenute simbolo di solidarietà e dei bambini ospedalizzati.

“Offriamo un cestino di pere in cambio di un’offerta per corsi di formazioni e per consentirci di riorganizzare il nostro gruppo ed arrivare così più preparati al momento della ripartenza. Impossibile negare che, dopo la pandemia, dovremo ideare un nuovo modo di svolgere servizio in ospedale”.

E sul fatidico momento non ancora giunto, la presidente ABIO ha spiegato:

“L’ospedale vuole favorire le visite, ovviamente tutelando la salute dei pazienti, ove possibile e anche i volontari sono pronti. Abbiamo fatto tutto il percorso, stiamo solo aspettando il momento giusto. Serve che la situazione si rassereni rispetto all’escalation di contagi delle ultime settimane nel nostro territorio”.

Intanto ABIO sarà presente nella piazza di San Giorgio al Corso con un gazebo allestito in maniera allegra per l’occasione. I volontari saranno disponibili al confronto ed alle offerte dalle 09:00 alle 20:00.

I giovani impegnati nel sociale

ABIO è una realtà ormai consolidata nel territorio reggino che include una buona parte di giovani.

“Accogliamo volontari che vanno dai 18 ai 69 anni – ha spiegato la responsabile. La sezione reggina è composta in maniera equa, da una componente giovane e da una più matura.

I giovani accolgono con piacere la nostra chiamata proprio perchè ABIO è un’associazione che si preoccupa di formarli in maniera adeguata per prepararli all’impatto con l’ospedale, che non è un luogo semplice da frequentare.

Preparare i volontari ad affrontare ciò che troveranno, gestire le emozioni e le difficoltà che potrebbero incontrare è uno dei fiori all’occhiello della nostra associazione”.

Negli intenti di ABIO, però, non c’è solamente quello fondamentale di tornare in corsia, ma anche quello di espandersi:

“Vorremo estendere il servizio ai reparti pediatrici anche della periferia e della provincia. Un traguardo, però, raggiungibile solo quando il numero di volontari sarà tale da consentirci di svolgere un servizio adeguato”.