Falcomatà a Dubai presenta la Reggio del futuro: "Vogliamo diventare una delle porte del Mediterraneo"

Il primo cittadino ha illustrato il percorso di questi 8 anni e lanciato le prossime sfide, a partire dalla realizzazione del Museo del Mare di Zaha Hadid

Un confronto a più voci tra sindaci sul tema della Bellezza e della rigenerazione urbana per restituire alla platea di Expo 2020 Dubai il meglio dell’Itali in tema di sostenibilità, economia circolare, architettura digitale. E’ questo il fulcro dell’evento che si è svolto il 31 ottobre a Dubai presso il Padiglione Italia, nell’ambito dell’Expo 2020, esposizione universale che avrebbe dovuto svolgersi nel 2020 ma è slittato di un anno a causa della pandemia.

Con un un flusso stimato di 25 milioni di visitatori, l’esposizione è una vetrina di livello internazionale, il cui tema è “Connecting Minds, Creating the Future” (collegare le menti, creare il futuro).

A guidare la delegazione dell’Anci e dei sindaci italiani il presidente e sindaco di Bari, Antonio Decaro. Tra i sindaci presenti a Dubai e sul palco in occasione dell’iniziativa, anche Giuseppe Falcomatà.

Nel corso del suo intervento, il primo cittadino ha illustrato il percorso dell’amministrazione comunale negli ultimi 8 anni, con particolare riferimento al rinnovamento effettuato nella zona del lungomare. Al contempo, Falcomatà ha anche spiegato quali saranno le prossime mosse con le quali l’amministrazione punta a cambiare il volto della città.

“E’ importante questo spazio per raccontare la nostra città, il lavoro fatto dall’amministrazione in quasi 8 anni di mandato. Abbiamo lavorato sul recupero del rapporto tra la città e il mare. Dove prima c’era un ‘non luogo’ che interrompeva il legame tra il mare e la città, oggi è invece una delle zone più frequentata dai cittadini.

Presenti in quei luoghi una grande pineta con area ludica annessa, un ponte di acciaio corten che è stato realizzato altrove e successivamente calato come fosse un pezzo di tetris, un parcheggio fotovoltaico con 57 pensiline e la scalinata del waterfront, sede di eventi culturali e artistici”.

Il sindaco Falcomatà, attraverso l’ausilio delle slide, ha mostrato i progetti sino a oggi realizzati dall’amministrazione e quelli in programma, a partire dal Museo del Mare di Zaha Hadid.

“Le città si trasformano molto lentamente, noi però abbiamo bisogno adesso di velocità per raccogliere tutte le sfide relative al pnrr e alla transizione ecologica. Bisogna investire nella bellezza delle città, in quest’ottica penso all’opera da 50 milioni di euro che è il Museo del Mare dell’archistar Zaha Hadid.

C’è una collaborazione e scambio di vedute costante con Bari e il suo sindaco Decaro, abbiamo una storia in comune con le altre città del Mediterraneo. Reggio si candida ad essere una delle porte del Mediterraneo, un ponte con le grandi realtà africane e del Medio Oriente. Siamo una città accogliente, anche in tempi recenti abbiamo accolto numerose imbarcazioni di migranti in particolare al porto di Roccella”, ha concluso il primo cittadino.

Falco Dubai