F. Martino: ‘La società si è disgregata per posizioni diverse. Se Praticò ci richiamasse…’
24 Ottobre 2018 - 09:45 | di Michele Favano

La sconfitta contro il Francavilla, la questione stadio, le vicende societarie. Si è parlato di tutto questo in occasione della trasmissione “Momenti Amaranto” in onda su Videotouring. Tra gli ospiti Fortunato Martino che ha rilasciato dichiarazioni parecchio interessanti:
“Nell’ultima settimana si sono giocate tre partite e per le prime due si era abbastanza contenti di quanto prodotto. Ma sono arrivati i due passi indietro nella gara contro il Francavilla, con un discreto primo tempo, un gol valido non concesso e poi il crollo nella seconda parte, la squadra è rimasta negli spogliatoi. Una sconfitta che fa male al morale, alla classifica, peccato.
Le vittorie danno coraggio, fiducia e consapevolezza, avremmo raggiunto una posizione interessante in classifica e incontrato sabato sera una squadra fortissima che fino ad oggi ha sempre vinto, con uno spirito diverso.
Il tifoso ha bisogno di vedere la palla in rete e se questo accade si spazzano via tutte le polemiche. S. Agata, stadio, problemi societari. Sulla questione centro sportivo mi sono sempre schierato dalla parte di chi ha deciso di non investire su una struttura che ha dei costi elevati, ingestibile per una neonata società come lo era la Reggina di Praticò, fermo restando che è assolutamente necessario avere un campo proprio per allenarsi.
Reggio sta attraversando un momento drammatico dal punto di vista economico. Fossi uno che viene da fuori dove andrei ad investire in questa città? Però sulla Reggina lo farei, perché facendolo bene il ritorno lo si avrebbe sicuramente coinvolgendo nuovamente i tifosi.
Mi chiedete sempre perché questa società si è disgregata con il passare del tempo. Eravamo partiti con tanti buoni propositi. Ho grandissimo rispetto per la famiglia Praticò e so quanti sacrifici stiano facendo per portare avanti la società perché il campionato di serie C comporta tante difficoltà. Non c’è stata comunque una condivisione di idee tra la minoranza e la maggioranza, c’erano posizioni diverse fermo restando che le responsabilità non voglio attribuirle solo al presidente. Da qui la decisione di staccarci.
Allo stesso tempo dico che in una città dove non esistono magnati, né tantomeno al momento ci sono investitori, la cosa essenziale sarebbe la coesione. Sogno una città coesa in tutto, compresa l’unità di intenti per la Reggina. Io credo che le possibilità di un eventuale riavvicinamento ci possano essere, se il presidente Praticò dovesse fare una telefonata a tutti i suoi soci, non ci sarebbe alcun problema a sedersi ad un tavolo, chiarirsi le idee e ricominciare.
Il confronto c’è sempre stato, i rapporti tra me ed i Praticò sono stati sempre buoni, quindi non vi sarebbero problemi. Vi ricordo che l’intero settore giovanile si allena nella mia struttura”.
