Reggio, Falcomatà: ‘Cassa integrazione? Chiediamo chiarezza da parte della Regione’
"Fase 2? Ci saremmo aspettati qualcosa in più da Conte..."
27 Aprile 2020 - 19:59 | Redazione

Nuovo appuntamento in diretta Facebook con il sindaco Giuseppe Falcomatà. Oggi, 27 aprile, il primo cittadino di Reggio Calabria torna ad interagire con il pubblico.
Centro-Covid in Calabria
Questione centro-Covid? Non è un derby Reggio-Catanzaro. Non scherziamo, occorre aprire una discussione sul piano della proposta e della fattibilità. Non ci siamo ancora sulle notizie della Terapia Intensiva, possiamo sapere dove verranno realizzati? Non vorrei svegliarmi domani e sapere che è stato già deciso.
Possibilità dei rientri in città
Ennesima vittoria che sento nostra. E’ una cosa giusta, ieri il Governo ha aperto alla possibilità di tornare. Non apriamo uno scontro con il Governo rispetto a questa possibilità. Non parliamo di maxi esodo. La Regione doveva essere chiusa, sono rientrate in Calabria oltre 16 mila persone. Parlare adesso di maxi esodo, porterebbe ad un cattivo esempio istituzionale. Dobbiamo garantire con tutte le precauzioni del caso il rientro. Il problema sono i tamponi? Ce ne assumiamo noi la responsabilità, li compriamo noi. Li mettiamo in quarantena, ma non chiudeteli fuori dalla città. E’ la nostra gente.
Diamo loro le risorse per poter tornare, se ci sono fondi per aiutarli fuori. Questa è una cosa che si sta consumando nel silenzio più totale. Dobbiamo essere solidali.
Cassa integrazione
Molte Regioni non hanno mandato i flussi. Il dubbio rimane legittimo, e noi ne discutiamo e lo rimandiamo a chi di dovere. La Calabria ha mandato i flussi? Se si, quando li ha inviati? Anche qui parliamo di vite umane. Mi scrivono in privato “se non mi uccide il Covid, mi uccide la crisi economica”. Diamo risposte. Almeno si sa come arrangiarsi. Siamo maestri nell’arte di farlo, ma occorre sapere la realtà. Siamo in diritto di sapere la situazione? Siamo in diritto di sapere se la Regione ha concluso gli accordi con le banche italiane?
Fase 2
Ci saremmo aspettati qualcosa in più dal Premier Conte. Si è fatto ripartire per la maggiore, le attività che si concentrano al centro Nord. Per carità, è l’Italia che deve ripartire, non possiamo però far finta che la situazione in Calabria è diversa dal nord. Barbieri e parrucchieri aprono l’uno giugno che è lunedì, il due è festa. Riaprirebbero il tre. Noi siamo già pronti a ripartire. Io non sono un carceriere, in questi mesi mi avete conosciuto come il sindaco che va a “cazziare” le persone in città. C’è una fase dove noi dobbiamo seguire le misure del distanziamento sociale. Non dimentichiamoci che il Covid lo sconfiggeremo solo col vaccino. Andremo avanti con aperture graduali, con quelle che sono le misure che adotteremo per il divieto di assembramento e distanziamento sociale.
Oggi in giunta si è discusso di quello che sarà il programma da mettere in campo per convivere con questo nuovo modo di pensare le città, di approcciarci al lavoro e vivere la città. I tempi delle città sono cambiati. Dobbiamo ripensare la nostra quotidianità in fronte di questi due aspetti. Dobbiamo pensare a quelle che saranno anche le misure economiche.
