Farmacie rurali reggine al collasso. Messana a CityNow: "Situazione insostenibile"

Il presidente di Sunifar spiega ai nostri microfoni la situazione drammatica vissuta dalle oltre 130 farmacie reggine

Oltre 130 farmacie rurali reggine vivono una situazione di difficoltà a causa dei ritardi nei pagamenti da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria. Il 99 % ha un arretrato di almeno quattro mesi.

Dopo la denuncia della dott.ssa Rovella, titolare di una piccola farmacia a Laganadi, abbiamo ascoltato il presidente del Sunifar di Reggio Calabria (Sindacato Unitario dei Farmacisti rurali), realtà parallela e parte integrante di Federfarma.

“Non intendiamo lasciare sola la collega dott.ssa Rovella – spiega il presidente Sunifar di Reggio Calabria dott. Salvatore Messana – Tutti noi viviamo lo stesso problema. La situazione va avanti da anni allo stesso modo e a rimetterci siamo sempre e solo noi farmacisti rurali. Purtroppo riceviamo promesse che non vengono mantenute con la differenza che l’ASP di Vibo Valentia paga regolarmente così come quella di Cosenza. L’ASP di Reggio Calabria invece, nonostante la sensibilità dimostrata da parte del direttore dell’ufficio economico finanziario, non ha la forza economica per effettuare pagamenti regolari. Tutti noi facciamo avanti e indietro dall’ASP continuamente per richiedere informazioni. L’ASP 5 è impossibilitata perchè non ha più fondi e la rimessa non è sufficiente a soddisfare il bisogno mensile”.

Le farmacie rurali, per la loro ubicazione in piccoli agglomerati, hanno un’importante funzione sociale, in quanto rappresentano spesso l’unico presidio sanitario esistente sul territorio, dove opera un professionista laureato, a disposizione degli utenti 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno ed il farmacista funge spesso da medico.

“Molti di noi hanno fatto addirittura mutui in banca per poter andare avanti, pur di non chiudere. Siamo oberati dagli interessi bancari e la redditività della farmacia non è più quella di una volta. Siamo soggetti al 60% di tasse e le farmacie rurali vivono esclusivamente di ricette. Non abbiamo incasso e se l’ASP non paga siamo costretti a chiudere. Siamo tutti in forte difficoltà, è una situazione insostenibile”.