San Luca celebra la Madonna della montagna: celebrazioni in forma ristretta a causa del Covid

Il Covid non ha fermato i devoti, presenti però in un numero limitato a causa delle restrizioni

Le processioni religiose non sono di certo un buon modo per non far circolare il virus che, in queste settimane, corre veloce in Calabria, tanto da far pensare al rientro in zona gialla nei prossimi giorni.

A San Luca, piccolo Comune dell’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, si è cercato un modo per non cancellare la festa che ogni anno fa viaggiare migliaia di pellegrini senza però mantenere la classica formula che avrebbe di certo causato un aumento esponenziale dei contagi.

La festa di San Luca ai tempi del Covid

La festa della Madonna di Polsi è uno degli eventi religiosi più sentiti dell’intero territorio regionale. La festa della Madonna di Polsi che si svolge, ogni anno, dal 31 agosto al 2 settembre, si è tenuta anche nel 2021, nonostante la pandemia ancora in corso. Il Comune, in provincia di Reggio Calabria, ha preso tutte le dovute precauzioni chiedendo ai fedeli di prenotare la proprio presenza e fissando il limite ad un massimo di 750 partecipanti.

Il Comune, attraverso un avviso pubblico, ha infatti annunciato il raggiungimento del numero di partecipanti ed ha invitato i restanti fedeli a non recarsi a San Luca:

“È consigliabile, per chi non è prenotato e non figura negli elenchi degli iscritti, non recarsi nei giorni dell’1 e del 2 settembre al Santuario. L’ingresso sarà vietato causa Covid”.

Ridimensionare la manifestazione liturgica in modo da scongiurare forme di assembramento è stata una scelta necessaria. E, per tenere traccia del passaggio dei fedeli, la direzione del Santuario fornirà relativo elenco nominativo agli organi di polizia.

La storia della Madonna di Polsi

Il santuario della Madonna di Polsi (conosciuta come Madonna della Montagna) sorge presso la località di San Luca nel cuore dell’Aspromonte in provincia di Reggio Calabria e la sua costruzione è dovuta all’apparizione che la Beata Vergine Maria fece di sé ad un pastore della zona.

Perchè “della montagna”

La leggenda narra che tutto ebbe inizio intorno al 1100, quando un vitello scappato dalla stalla sarebbe stato rinvenuto inginocchiato davanti ad una croce posta su un sollevamento del terreno. Al pastore che la ritrovò apparve la Madonna che si mostrò felice dell’atto di adorazione del vitello invitando l’uomo a fare altrettanto e a costruire in quel luogo un tempio a lei dedicato.