Festa della mamma, detenuta a Reggio vuole avere un figlio: ‘E’ giusto negarle la maternità?’
'È giusto negare ad una detenuta la maternità?' il quesito posto dal Garante dei Detenuti Paolo Praticò sulla discriminazione delle donne
08 Maggio 2023 - 10:46 | Comunicato

In occasione della ricorrenza del 14 maggio, il Garante Metropolitano dei Detenuti Paolo Praticò condivide una riflessione:
“Nel giorno della festa della mamma, desidero portare all’attenzione pubblica un quesito che riguarda la maternità delle donne detenute, già evidenziato circa quindici anni addietro quando è sorto e che ripropongo oggi come Garante Metropolitano dei Detenuti. Mi è capitato d’incontrare nel carcere di Reggio Calabria una donna di 36 anni condannata ad una pena di dieci, non era sposata o fidanzata e nel corso dei colloqui emerse il suo desiderio di maternità, considerato che scontata la pena sarebbe stato difficile, se non impossibile, realizzare il suo desiderio, ci siamo chiesti se fosse giusto aggiungere una “pena accessoria” importante come la maternità negata. Se fosse stata libera, la scelta sarebbe dipesa dalla sua volontà e non dallo stato di detenzione. Per gli uomini il problema era stato risolto con l’inseminazione artificiale, ricordo che al boss della camorra Raffaele Cutolo venne concessa ed ebbe un figlio dalla moglie sposata in carcere ma, per le donne ciò non è possibile. Perciò, è giusto negare ad una donna detenuta la maternità? Certo le implicazioni legali sono tante e di difficile soluzione, si evidenzia, però, la discriminazione nei confronti delle donne che esiste ancora in questo contesto e desideravo sottolinearlo proprio nel giorno della festa della mamma”.
