Donatella Versace: 'Con la morte di Gianni ho perso la mia metà. Dolore non svanirà mai'

“Lui è sempre nei miei pensieri", sottolinea la sorella del celebre stilista reggino

“Il concetto di morte dopo mia madre e mio fratello Gianni non l’ho mai superato, né compreso. Non ci riesco, non mi rassegno, non lo concepisco. Dopo 20 anni ho imparato a convivere, in automatico, con la sua assenza. All’inizio è stata dura, durissima.

Ho vissuto il mio dolore sotto gli occhi del mondo, ma con il passare del tempo, soprattutto con il lavoro, ce l’ho fatta”. Donatella Versace, a distanza di quasi 25 anni, torna a parlare della morte del fratello, ucciso nel 1997 a colpi di pistola davanti alla sua casa a Miami.

“Sempre nei miei pensieri”

 

La morte dello stilista nato e cresciuto a Reggio Calabria prima del trasferimento a Milano, fu uno choc per il dorato mondo della moda e non solo. Il ricordo di Gianni Versace, di come rivoluzionò e influenzò con le sue idee la moda, è vivissimo ancora oggi.

Donatella Versace, in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, ricorda il trauma subito nel 1997 e di come il dolore per la morte di Gianni non svanirà mai.

“Lui è sempre nei miei pensieri, in modo diverso rispetto ai primi anni, però c’è. Penso sempre a cosa direbbe sulle mie collezioni, il suo giudizio per me è importante, nonostante sia consapevole che non ci sia più”. Una pausa, e il dolore riaffiora, nella voce. “

La gente non ha idea, se non quando lo prova, di cosa ti attraversa quando perdi una persona che è la tua metà. Non sentivo più emozioni, nel bene e nel male, ero come intorpidita, ci sono voluti anni prima di ricrearle dentro di me, per vedere un orizzonte. E il dolore non passerà mai, ti adatti alla vita, ma quella cosa resterà per sempre”.