Caos Sanità, Strada: ‘Disponibilità a cambiare le cose. Spirlì non sa che siamo in Calabria da molto tempo’
Gino Strada ai microfoni di Fabio Fazio spiega il ruolo di Emergency in Calabria, quelli che sono i compiti e gli obiettivi
30 Novembre 2020 - 09:07 | di Vincenzo Comi
Il fondatore di Emergency a ‘Che Tempo Che Fa‘ spiega il caos delle ultime settimane in Calabria. Gino Strada riavvolge il nastro e racconta agli italiani la sua versione prima della nomina del commissario Longo alla sanità in Calabria.
GINO STRADA A CHE TEMPO CHE FA RACCONTA LA VICENDA
Davanti al giornalista Fabio Fazio, nel corso della puntata di ieri spiega:
“Ti dico quello che è successo. Sono stato contattato da esponenti della maggioranza di Governo e poi mi ha chiamato il presidente Conte chiedendomi la disponibilità nonchè l’impegno mio e di Emergency per l’emergenza sanitaria in Calabria soprattutto sulla questione Covid. Si era ipotizzato anche un ruolo di sub commissario, io di queste cose non ne capisco molto. Ho detto a tutti che la mia disponibilità c’è, sarebbe criminale non dimostrarsi disponibile, ma una disponibilità funzionale a cambiare le cose, non a fare operazioni di facciata”.
STRADA/GOVERNO: RAPPORTI INTERROTTI E LAVORO DI EMERGENCY IN CALABRIA
“Non ho poi più sentito nessuno, a parte il dott. Angelo Borrelli. La Protezione civile ci ha chiesto di intervenire a Crotone ed è iniziata una bella collaborazione. Da una settimana stiamo lavorando per la struttura ospedaliera di malati Covid, che gestiremo come Emergency con medici ed infermieri che abbiamo reclutato. Se ci verrà chiesto di fare altro lo faremo con molto piacere. Non ho bisogno di nessun incarico. Presto raggiungerò il team in Calabria e lavoreremo insieme gestendo una struttura sanitaria, in questo abbiamo una certa esperienza con 70 strutture sanitarie aperte in tutto il mondo”.
EMERGENCY GIA’ PRESENTE IN CALABRIA
“Noi siamo in Calabria da molti anni a Polistena, forse il presidente della Regione forse non lo sa” – spiega riferendosi ad alcune dichiarazioni di Spirlì, presidente facente funzioni – Fa piacere che il governo si sia accorto che tra le possibili forze sanitarie che possono dare una mano c’è anche Emergency“.
IL LAVORO DI EMERGENCY NEL MONDO E I SUOI OSPEDALI
“C’è un forte equivoco. A Emergency vengono associati sempre ospedali da campo. Noi abbiamo costruiti ospedali che io vorrei avere in Italia. L’idea che il nostro team si è fatto in Calabria a Crotone è che una parte dell’ospedale poteva essere riadattata per accogliere pazienti covid. Ci è stato chiesto anche di preparare strutture campali (da tenda) ed immagino che alcune tende possano servire in caso di aumento spropositato di contagi. L’importante è mettere in piedi un reparto Covid di 30-35 letti”.
STRADA SU LONGO
“Con il commissario alla sanità in Calabria Guido Longo non ci siamo ancora sentiti, ci sentiremo sicuramente, è una persona di grande esperienza e valore. Il nostro ruolo non è quello di cambiare la sanità in Calabria. Per cambiarla ci vogliono bel altri altri strumenti”.