Res Tauro, il Comune di Gioia si difende: ‘Legalità e giustizia alla base della nostra azione’

"Strumentalizzate le dichiarazioni del pm Musolino. Noi sempre al fianco dello Stato" le parole della sindaca

sindaco scarcella gioia tauro

«Abbiamo appreso dagli organi di stampa delle risultanze dell’attività investigativa relativa all’operazione denominata Res Tauro. L’amministrazione comunale di Gioia Tauro conferma la piena ed incondizionata fiducia nell’attività di indagine svolta dalle forze dell’ordine e dall’autorità giudiziaria inquirente a tutela degli interessi supremi della collettività e della legge.

Nel rispetto dei principi costituzionali di cui all’articolo 27 della Costituzione, nelle sedi giudiziarie verrà affermato il principio di verità e di giustizia che governa la nostra democrazia. Ringraziamo le forze dell’ordine per la costante presenza nel territorio».

A scriverlo in una nota è l’amministrazione comunale di Gioia Tauro che, qualche ora dopo, a seguito della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dettagli dell’operazione ed il riferimento del pm Musolino alla società gioiese, ha inteso aggiungere quanto segue:

«A seguito di quanto ascoltato nel corso della conferenza stampa relativa all’operazione Res Tauro, e facendo seguito al comunicato istituzionale che questa amministrazione nell’immediatezza ha diramato in mattinata, ribadendo la piena ed assoluta fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura inquirente, riteniamo doveroso confermare la nostra adesione alle attività portate avanti dalla magistratura.

In questi mesi abbiamo posto in essere delle attività concrete e, posso affermare, inedite nel panorama gioiese sino ad oggi. Ricordiamo che l’attuale centro di raccolta dei rifiuti, confiscato proprio a Pino Piromalli, è stato messo a disposizione della cittadinanza dalla mia amministrazione, essendo prima chiuso ed inutilizzato nonostante fosse già attrezzato e restaurato. Come altri beni confiscati alla cosca Molè, non da ultimo quello destinato alla realizzazione del centro antiviolenza, che proprio due giorni fa è stato annunciato dal Sindaco sarà intitolato al giudice Rosario Livatino.

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Siamo stati la prima ed unica amministrazione comunale gioiese ad abbattere immobili abusivi, uno dei quali interessato ad un procedimento penale relativo alla mafia locale, insistenti da almeno 15 anni nel territorio della nostra comunità. Li abbiamo abbattuti con le ruspe comunali senza che nessuno si sia domandato perché questa attività non sia stata posta in essere da chi ci ha preceduto.

Abbiamo avviato i procedimenti per il recupero delle somme riconosciute a favore del Comune a titolo di risarcimento danni in processi contro la criminalità organizzata conclusi da anni. In ciò sostituendoci all’inerzia di chi ci aveva preceduto.

Siamo fermamente convinti che solo con azioni di legalità la lotta alla criminalità possa portare a dei risultati reali. Ci dispiace che qualche testata giornalistica abbia strumentalizzato le dichiarazioni del procuratore Musolino che, in comunicazione telefonica con il sindaco di Gioia Tauro, ha autorizzato lo stesso a chiarire che il riferimento alla molletta del tessuto sociale era riferita ad alcuni strati della società cittadina e mai all’amministrazione comunale, sino ad oggi costantemente a fianco di tutte le istituzioni dello Stato.

Confidiamo sempre nell’operato della giustizia, consci che il rispetto dei principi costituzionali rappresenti, al di là di ogni considerazione personale, il faro che deve illuminare e guidare l’operato di ogni amministrazione comunale».