Zona economica speciale, Pedà: "Si rischia un nuovo vuoto nell'area di Gioia Tauro"

Il consigliere regionale Pedà incontrerà il dirigente Calabrò, per discutere dell’istituzione dello sportello informativo fisico SUAP nella città di Gioia Tauro

Il consigliere regionale Giuseppe Pedà incontrerà la prossima settimana il dirigente generale reggente del dipartimento programmazione comunitaria e Autorità di gestione del Por-Fser-Fes 2014-2020, dott. Tommaso Calabrò, per discutere dell’istituzione dello sportello informativo fisico SUAP nella città di Gioia Tauro.

“L’obiettivo è supportare in modo tangibile e costante le aziende che vogliono investire e insediarsi nell’area industriale ricadente nella cosiddetta ZES, Zona economica speciale, fornendo risposte precise alle richieste degli imprenditori interessati a conoscere le opportunità relative ai benefici e alle semplificazioni amministrative”, annuncia Pedà che, a tre mesi dall’approvazione di una sua mozione nella materia, chiede “che la questione si definisca entro la fine della legislatura”. 

Lo scorso 24 giugno l’assemblea regionale aveva approvato all’unanimità un apposito punto all’ordine del giorno inserito proprio su precisa mozione in ordine allo stato di attuazione della ZES e delle iniziative programmate – ricorda il consigliere regionale – che impegnava la Giunta ad accelerare l’individuazione e la realizzazione di nuove misure e progetti inerenti il costituendo strumento legislativo, tra cui lo sportello informativo fisico. Tutto ciò considerata l’estrema esigenza di avere tempi celeri nella predisposizione degli atti di competenza della Regione e finalizzati alla piena attuazione della ZES nel territorio.

Nello stesso mese di giugno, la nuova Amministrazione comunale di Gioia Tauro, per ospitare lo sportello informativo ZES, aveva messo formalmente a disposizione l’edificio denominato ‘Urban Center’, un fabbricato moderno e funzionale ubicato nel cuore della città, di fronte piazza Duomo. Volontà e soluzione non solo ribaditi, ma anche sollecitati recentemente”.

Aggiunge Pedà:

“Apprezzo il fatto che il Comune di Gioia abbia proposto l’impiego di questi locali e ho già fissato un incontro nei prossimi giorni con il direttore del dipartimento, dott. Calabrò per seguire personalmente l’iter affinché si giunga ad una conclusione entro la fine della legislatura.

Lo sportello SUAP attivato online, tra i Comuni di Gioia, San Ferdinando e Rosarno, per la presentazione dei progetti sull’area industriale, non basta perché credo che un imprenditore, specialmente in questi casi dove gli investimenti possono arrivare anche a 50milioni di euro, debba avere un’interfaccia fisica per poter avere informazioni, che è quello che ci viene chiesto da tante associazioni di categoria.

Con lo sportello fisico, potrà ricevere ‘de visu’ tutte le informazioni di base, logistiche e amministrative sugli insediamenti nell’area e sui vantaggi e le opportunità che la ZES offre, al fine di verificare la fattibilità di specifiche iniziative o per porre quesiti tecnici. Gioia Tauro – sottolinea – è il punto fondamentale del riscatto lavorativo su cui tutti facciamo leva, credo quindi sai giusto istituirlo lì”.

Pedà conclude riservando un passaggio sulla tempistica rispetto all’effettiva esecuzione della ZES:

“Ho già avuto modo di segnalare più volte le varie lentezze, anche se rispetto ad altre regioni forse siamo pure un po’ più avanti. É necessario attuare al più presto questo sistema di leve fiscali per rendere più appetibile il porto di Gioia altrimenti -, risolta una crisi oggi, quella occupazionale, grazie all’arrivo e agli investimenti del nuovo terminalista MSC-, c’è il pericolo che il traffico merci segua nuove rotte causando un enorme vuoto nell’area industriale di Gioia. Anche in relazione a ciò – conclude l’esponente di centrodestra-, è importante, più che mai, costituire e dare forza all’area di Gioia con lo sportello fisico della ZES”.