L'ex Bagnato: 'La Reggina mi ha impressionato, ma serve un attaccante'

"Menez efficace ma non è più un ragazzino. E' stata compiuta una vera impresa ed il merito principale è da attribuire alla società"

Una buonissima carriera la sua nella quale ha indossato prevalentemente le maglie di Lecce e Triestina, ma anche 95 presenze con quella della Reggina, squadra della sua città con la quale ha conquistato una promozione in serie B, grazie anche ad una rete segnata nello spareggio contro la Virescit. Peppe Bagnato fa il punto sulla Reggina attuale intervistato da Gazzetta del Sud:

I meriti della società e di Inzaghi

“La Reggina mi ha piacevolmente impressionato. Dopo quanto accaduto in estate, non pensavo potesse raggiungere questa posizione in classifica. Mi riferisco al ritiro cominciato intorno ai primi di agosto, oltre ad una campagna acquisti fatta a tempo di record in sole due settimane. E’ stata compiuta una vera impresa ed il merito principale è da attribuire alla società che ha scelto come allenatore l’ambizioso Pippo Inzaghi“.

La gara con il Benevento

“Tutto dipenderà dall’atteggiamento che avranno i giocatori amaranto, soprattutto nei primi minuti. Il Benevento ha qualche problema a centrocampo, mentre gli amaranto nella zona nevralgica sono forti. La presenza di Hernani mi rende tranquillo, il brasiliano sta crescendo e quando raggiungerà il top della forma sarà ancora più decisivo. Mi auguro di vedere presto all’opera anche Obi che in B fa la differenza. Fondamentale sarà anche l’apporto del pubblico come si è già verificato nel derby. A Reggio grazie all’attuale proprietà si è ricreato l’entusiasmo”.

Si può puntare alla A

“La Reggina ha il potenziale per lottare fino in fondo, anche se qualche innesto dovrà arrivare dal mercato invernale. Forse servirebbe un centravanti di ruolo, anche perchè Santander è ancora alle prese con problemi fisici, mentre il giovane Gori ha una condizione approssimativa. Quest’ultimo è riuscito a segnare due gol ed è una alternativa indispensabile. Inzaghi per la mancanza di un attaccante si è dovuto inventare Menez falso nove, ruolo che sta interpretando con efficacia, ma non è più un ragazzino”.