Gli alunni dell'I.C. Nosside- Pythagoras interpretano l'Odissea

di Federica Campolo - Fare cultura attraverso una

di Federica Campolo – Fare cultura attraverso una didattica innovativa, capace di avvalersi delle tecniche cinematografiche, è possibile. Lo hanno dimostrato gli alunni delle classi quinte dell’I.C. Nosside Pythagoras che sono stati protagonisti di un progetto di alto spessore formativo, il cui prodotto finale è stato presentato venerdì 29 giugno, presso la Sala Calipari di Palazzo Campanella.

Improvvisandosi attori del film “Ulisse… un’avventura nel Mare Nostrum”, prodotto da Melito TV, gli studenti hanno interiorizzato, attraverso un’attenta lettura, i principali temi affrontati all’interno dell’Odissea ed interpretato, mediante l’attività di drammatizzazione, i personaggi del celebre poema omerico. Si è trattato di un progetto multidisciplinare che ha messo in gioco, prima di tutto, l’intelligenza emotiva dei ragazzi, stimolando alla riflessione e alla lettura critica di uno dei testi fondanti della civiltà occidentale.

Come sottolineato dal dirigente scolastico, prof.ssa Margherita Nucera, la scuola deve essere luogo ma anche strumento di conoscenza e cultura; guidati dalla figura mitologica di Ulisse, gli studenti hanno ripercorso simbolicamente le tappe più importanti del viaggio del sapere, un itinerario squisitamente interiore capace di condurre alla conoscenza di sé.

«Questa metodologia innovativa, più vicina anche al modo di sentire dei ragazzi, è stata la carta vincente di questo percorso», ha affermato la dirigente, evidenziando la portata pedagogica dell’iniziativa. «È sulla cultura che si gioca il futuro» ha commentato l’Assessore all’Istruzione Anna Nucera, mettendo in luce la centralità della scuola all’interno del panorama istituzionale. «I luoghi del cosiddetto potere sono i luoghi dei cittadini- ha affermato la Nucera- e pertanto devono essere luoghi aperti alle scuole».

Parole di elogio sono state espresse nei riguardi del lavoro svolto dagli alunni e dai docenti del nostro territorio. «Le scuole di Reggio esprimono il meglio» ha commentato l’assessore. La referente del progetto, prof.ssa Antonella Battaglia, si è detta soddisfatta dei risultati raggiunti grazie anche alla collaborazione dei genitori che hanno contribuito alla realizzazione dei costumi e all’allestimento scenografico.

«Riteniamo che tale attività abbia avuto una grande valenza educativa e formativa – ha spiegato la prof.ssa Battaglia – non solo perché ha ampliato le conoscenze dal punto di vista didattico ma anche perché ha aiutato gli alunni ad acquisire atteggiamenti competenti».

Grazie alla guida di Dario Amedeo, operatore di Melito TV,  gli studenti si sono lasciati trasportare all’interno di un viaggio avventuroso che, partendo dalla lettura di alcuni canti del poema e dalla stesura del copione, è approdato all’interiorizzazione dei messaggi di cui i personaggi interpretati sono stati portatori.

«Questo progetto ha tirato fuori il meglio dei nostri ragazzi» ha commentato la prof.ssa Rosaria Livoti, soffermandosi sul rinnovamento della metodologia tradizionale a favore di una didattica che, andando incontro alle individualità di ciascuno, ha valorizzato i punti di forza e i talenti degli alunni.

«Realizzare tutto questo ha portato i bambini a socializzare fuori dall’ambiente scolastico; è stato un momento di aggregazione importante» ha commentato l’ing. Bruno Taverna, editore di Melito TV, che ha contribuito  alla realizzazione del lavoro finale del progetto. Parole di apprezzamento sono giunte anche dal dott. Antonio Nicolò, autore del libro Il Racconto di Odisseo, testo guida cui i docenti del progetto hanno fatto riferimento.

«La civiltà occidentale nasce dalla guerra di Troia» conclude il dott. Nicolò ribadendo l’importanza  di far conoscere ai ragazzi le radici culturali veicolate dalla letteratura classica. La proiezione del film, a conclusione degli interventi dei relatori, ha rappresentato il momento culminante di un percorso formativo capace di manifestare, come auspicato dalle autorità presenti, delle ricadute positive sul futuro dei nostri giovani e del territorio.

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