Gratteri, intervista esplosiva alla tv francese: ‘Mio figlio condannato a morte’
Lo speciale di France 24 paragona la storia e la mission di Nicola Gratteri a quella di Paolo Borsellino
09 Gennaio 2022 - 20:54 | di Redazione
Esplosivo inedito ed esclusivo dossier della TV di Francia su Nicola Gratteri e sul maxi processo messo da lui in piedi contro le cosche più agguerrite della mafia calabrese. Ne viene fuori un dossier senza veli e senza reticenze istituzionali in cui per la prima volta il giudice Nicola Gratteri racconta davanti ad una telecamera dell’attentato che la ’ndrangheta aveva organizzato e stava mettendo in atto per uccidere uno dei suoi figli, il più piccolo.
È la prima volta che France 24, una delle più importanti e influenti reti televisive francesi dedica uno dei suoi speciali più importanti alla giustizia italiana, ma più che alla giustizia italiana alla figura e al ruolo storico di Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica a Catanzaro, magistrato nel mirino della grande criminalità organizzata di mezzo mondo e protagonista assoluto di un processo contro la ’Ndrangheta che la televisione francese definisce senza perifrasi e nessuna mediazione possibile il “Processo per la storia”.
Uno speciale della durata di 17 minuti primi anticipato e “lanciato” dagli studi centrali di France 24, e interamente girato sul campo, tra Catanzaro, Lamezia Terme, Vibo Valentia, la Piana di Gioia Tauro e la Locride, dove ogni sera il magistrato torna a dormire a casa sua.
Uno speciale che è il racconto fedelissimo della giornata tipo di questo magistrato italiano che ormai vive blindato da un’intera esistenza, e che per la prima volta accetta di raccontare quello che è stato il momento peggiore di tutta la sua vita, il giorno in cui i suoi uomini, che sono i migliori segugi d’Europa, hanno scoperto che le cosche mafiose più agguerrite del reggino avevano deciso di uccidere suo figlio, simulando un incidente stradale nel corso del quale il ragazzo sarebbe dovuto morire sul colpo.
Lo speciale di France 24, che paragona la storia e la mission di Nicola Gratteri a quella di Paolo Borsellino, fa vedere per la prima volta in esclusiva mondiale lo studio privato del magistrato, nel cuore del palazzo della Procura della Repubblica di Catanzaro, a lavoro al suo computer personale, e avvolto da centinaia di crest militari alle pareti, collezionati e raccolti in ogni parte del mondo e nelle caserme più impensabili del pianeta, là dove Nicola Gratteri in tutti questi anni si è ritrovato a passare e a operare.
Perno centrale del reportage della televisione di Francia è il processo “Rinascita Scott” che Nicola Gratteri ha messo in piedi nell’aula bunker di Lamezia Terme, “qui ci sono mille posti a sedere”, e dove, secondo le previsioni dei cronisti più accreditati del settore verrà finalmente una volta per tutte sancita una condanna esemplare per i boss della mafia calabrese che ormai è diventata, racconta lo stesso Nicola Gratteri agli inviati della televisione francese, la più aggressiva famiglia criminale di tutto il mondo, con ramificazioni potenza di fuoco e capacità di condizionamento pari ormai solo alle grande holding dei narcos boliviani. Il che vuol dire, un “Caso di criminalità non più e non solo locale, peggio ancora non esclusivamente calabrese, ma assolutamente sovranazionale e intercontinentale”.
Lo speciale di France 24 è firmato in testa da uno dei conduttori francesi più amati e più seguiti dal pubblico francese, Antoine Cormery, e in collegamento da Roma da una delle giornaliste più amate di France 24, Louise Malnoy, Corrispondente di France 24 dall’Italia.
fonte: giornalistitalia.it