Gratteri: "I calabresi non sono omertosi. Tanti mettono la loro vita nelle mie mani"

"Non esiste mafia buona e cattiva. Se si studia la storia, si può vedere con quanta ferocia la ‘ndrangheta ha ucciso donne e bambini", le parole di Gratteri

Mai banale, sempre capace di parlare alle coscienze. Il procuratore Nicola Gratteri mostra ancora una volta sensibilità nello sviscerare gli infiniti temi legati al cancro della ‘ndrangheta.

L’ultima occasione è arrivata ieri, a Vibo, nel corso di un evento legato al libro di Gratteri “Storia segreta della ‘ndrangheta”, scritto assieme ad Antonio Nicaso.

“Per me è fondamentale parlare alla gente, importante come fare le indagini. La gente non è omertosa, i calabresi non sanno con chi parlare. Ne è prova che sono centinaia i cittadini vessati dal dalla ‘ndrangheta che vengono a denunciare e che vengono a trovarmi, che mettono la loro vita nelle mie mani e quella dei miei collaboratori”, sottolinea il procuratore.

Mafia buona e cattiva? Gratteri spazza via un luogo comune mai esistito: “Io cerco di spiegare che non esiste la mafia buona e la mafia cattiva. C’è gente che va in giro a narrare che quella che esisteva una volta aveva valori e rispetto delle donne e dei bambini… Ma quando mai? Andate a studiare, studiatevi la storia degli archivi di Stato, con quanta ferocia la ‘ndrangheta ha ucciso donne e bambini”.