Grillo-Conte, arriva il 'vaffa'. E' strappo, ora che succede in Calabria?

"Non ha visione politica", Grillo saluta Conte. Da capire le ripercussioni per il patto Pd-5 Stelle in Calabria

“Beppe deve decidere se essere un padre padrone o un padre generoso. Non farò da prestanome ne mi presterò ad una diarchia. Saranno gli iscritti M5s a votare sul mio statuto”. La conferenza di Giuseppe Conte relativa allo strappo con Beppe Grillo e la direzione da far prendere al Movimento 5 Stelle assomigliava tremendamente ad un aut aut, la risposta di Grillo non si è fatta attendere.

Grillo saluta Conte

“Conte non potrà risolvere i problemi del M5s perché non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazioni. Io questo l’ho capito e spero possiate capirlo anche voi. Conte può creare l’illusione collettiva (e momentanea) di aver risolto il problema elettorale, ma non è il consenso elettorale il nostro vero problema. Il consenso è solo l’effetto delle vere cause, l’immagine che si proietta sullo specchio.

Non possiamo lasciare che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco. Indico la consultazione in rete degli iscritti al Movimento 5 Stelle per l’elezione del Comitato Direttivo, che si terrà su Rousseau.

Ho pertanto chiesto a Davide Casaleggio di consentire lo svolgimento di detta votazione sulla Piattaforma e lui ha accettato. Chiederò, poi, al neo eletto Comitato direttivo di elaborare un piano di azione da qui al 2023″, il pensiero eloquente di Grillo.

Anche se la politica è l’arte del possibile, sembra si possa etichettare come impossibile una pace tra l’ex premier e il garante dei 5 Stelle. Tra le numerose ripercussioni da valutare (prima tra tutte l’evoluzione dei grillini, sempre più in balia del proprio destino) c’è anche quella relativa alle prossime regionali in Calabria.

Il patto Pd-5 Stelle infatti era arrivato con la piena benedizione di Conte. “I calabresi meritano una soluzione importante, meritano una prospettiva amministrativa solida, un progetto forte. Abbiamo individuato una candidata, Maria Antonietta Ventura, e io comunque ci sarò, anche da semplice cittadino per sostenere questi progetti. Andrò nei territori e parlare alle persone”, il pensiero dell’ex premier sul profilo scelto per contrastare Occhiuto e gli altri candidati alla presidenza della regione.

Parole di pochi giorni fa e che sembrano già preistoria: adesso cosa succederà ?