Hostaria dei Campi, come fosse domenica. Pizza, birra e serie A

Torna l'appuntamento con il campionato da "gustare" presso la nota pizzeria reggina

Non è domenica ma è come se lo fosse. Dopo i due anticipi di ieri, stasera tutta la serie A scende in campo per la quinta giornata di campionato. Ed ovviamente l’Hostaria dei Campi c’è emette a disposizione degli utenti schermi visibili per tutto il locale, in modo da concedere la possibilità agli appassionati di calcio di godersi lo spettacolo, insieme all’ottimo cibo della nota pizzeria reggina. Pizza e birra, ma non la solita pizza, visto che la possibilità di scelta per quello che riguarda gli impasti è ampia.

Per esempio la Curcuma, conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà che sono in grado di apportare diverse benefici. Contiene sali minerali come ferro e potassio, ha proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e antiossidanti.

Come per l’impasto tradizionale o quello con farina integrale, anche per la Curcuma le proposte sono varie: dalla più classica Margherita, alla più particolare ammollicata con pomodorini gialli, zucchine, fiori di zucca, mollica, alici. Oppure la delicata pizza con capperi, pomodorini, melanzane grigliate, scorzetta di limone.

Insomma di tutto e di più e soprattutto la capacità di soddisfare tutti i palati. Ovviamente l’impasto tradizionale, quello che ha reso famosa l’Hostaria dei Campi e quello con farina integrale.

Il tutto lavorato con una nuovissima impastatrice di ultima generazione. Un macchinario ad altissimo potere idratante che aumenta la leggerezza e la friabilità e ovviamente anche la bontà della pizza.

A questo punto non resta che prenotare il vostro tavolo ai nostri contatti e verificare di persona la bontà delle nostre nuove pizze, insieme a quelle con impasto tradizionale ci hanno resi famosi e fatto apprezzare negli anni.

Per il tuo tavolo chiama dalle ore 17:30 al 0965.324003 oppure il 349.3610766

“Dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare…” (cit.)