I primi 50 anni di Giacchetta: "Con la Reggina i momenti più belli"

Mezzo secolo di vita, (quasi) un quarto di secolo con la Reggina. Giacchetta si racconta, ricordando gioie e dolori in amaranto, sorrisi e la malattia superata

M come Mezzo secolo, come Maradona, anche come Malattia. Nella consonante che indica i passaggi salienti dei primi 50 anni di Simone Giacchetta manca la Reggina. In riva allo Stretto, ‘Jack’ ha speso quasi metà della propria vita, legando inesorabilmente il proprio percorso a quello amaranto.

Una tradizione forse malinconica ma comunque inevitabile pretende che girata la boa dei 50 anni ci si fermi per un attimo, guardandosi indietro. Sulla bilancia dei ricordi si pesano sorrisi e lacrime, gioie e dolori. Il 28 luglio, Giacchetta ha tagliato il fatidico traguardo.

“E’ un’età importante, sono tanti anni sul groppone (ride, ndr). Arrivati a 50 anni si guarda al passato da un punto di vista sia umano che professionale. Anche per i problemi di salute che ho avuto, tagliare questo traguardo per me ha un sapore speciale. Ho un valido motivo per essere doppiamente felice”, sottolinea Giacchetta ai microfoni di CityNow.

Tante le chiamate e gli auguri arrivati in questi giorni da Reggio Calabria, “ma non poteva essere diversamente. Ho speso gran parte della mia vita in quella città, a tutti gli effetti la mia seconda terra. Ringrazio di cuore tutte le persone e gli amici che mi hanno dedicato un pensiero per i miei 50 anni”.

Obbligatoria la domanda sui momenti più e meno belli che hanno contraddistinto il percorso dell’ex difensore e dirigente amaranto.

“Ce ne sono tanti, complicato riassumerli. Da un punto di vista sportivo dico il primo gol in serie A e la Coppa Uefa vinta a Napoli al fianco di Maradona. Poi, ovviamente, la promozione in serie A con la Reggina e la prima salvezza. Queste emozioni ancora oggi mi danno energia.

Per quanto riguarda il percorso umano, la nascita dei miei figli è senza dubbio la gioia più grande provata. Il momento più difficile la malattia, quanto vissuto in quel periodo -ricorda Giacchetta- mi rimarrà impresso per tutta la vita”.

Difficile compiere un’inversione a 360 gradi e tuffarsi sù argomenti più leggeri e contemporanei. La Reggina di Gallo permette il salto carpiato, Giacchetta si dice sicuro della qualità dell’organico costruito dal d.s. Taibi.

“Sta costruendo una squadra importante. Il girone C è tornato tosto, con numerose piazze blasonate e la Reggina è tra queste. Il Bari è una corazzata, per il primo posto i discorsi sono quasi chiusi ma i campionati vanno sempre vinti sul campo. Dove può arrivare la Reggina? Tra le prime 5, ha tutte le carte in regola per essere una protagonista”.

Tempo di calciomercato, Giacchetta da d.s. dell’Albinoleffe è parte integrante del ‘frullatore’ che ogni estate coinvolge e appassiona tifosi e addetti ai lavori.

“Si lavora intensamente in queste settimane, spero di potermi concedere una piccola vacanza a settembre (ride, ndr) magari proprio a Reggio Calabria.

L’Albinoleffe è una piccola realtà ma importante, con un progetto serio e solido. Il presidente Andreoletti sta costruendo lo stadio di proprietà, abbiamo già un nostro centro sportivo. Sul piano strettamente sportivo -sottolinea Giacchetta- il budget per costruire la squadra si è abbassato. Punteremo su un organico composto da numerosi giovani, anche del nostro settore giovanile, con l’obiettivo di conquistare la salvezza”.