Tutto pronto per l’approvazione dell’IGP del Bergamotto di Reggio Calabria
Indicazione Geografica Protetta per il Bergamotto di Reggio Calabria: un’opportunità unica per lo sviluppo del territorio
25 Gennaio 2025 - 15:54 | Comunicato Stampa

Martedì 28 gennaio 2025 sarà una data storica per il Bergamotto di Reggio Calabria. Alle ore 11:30, presso la Sala Verde della Cittadella regionale di Catanzaro, si terrà la Riunione di pubblico accertamento per approvare l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) di questo prezioso agrume.
La designazione rappresenterà la 22ª indicazione geografica calabrese e la 329ª italiana, un ulteriore traguardo per l’Italia, già leader in Europa con 891 indicazioni geografiche e un fatturato complessivo di 20,3 miliardi di euro.
Un traguardo per la filiera del bergamotto
Dopo circa quattro anni di iter per il riconoscimento dell’IGP, il Ministero dell’Agricoltura ha convocato l’ultima tappa del percorso: la Riunione di pubblico accertamento. Questo incontro è fondamentale per ascoltare eventuali proposte di modifiche o integrazioni al Disciplinare di produzione, anche se non sono ammesse opposizioni che esulino dalle specifiche tecniche previste dal regolamento comunitario.
Secondo Rosario Previtera, agronomo e presidente del Comitato promotore dell’IGP, il bergamotto rappresenta una risorsa unica per la Calabria, con oltre 500 aziende coinvolte e 800 ettari di bergamotteti su un totale di 1.500 ettari censiti.
“Sarà un momento di festa e di incontro con tutta la filiera, i sindaci, le associazioni di categoria, le organizzazioni professionali, i GAL e i cittadini,” ha dichiarato Previtera.
Sfide e opportunità per il bergamotto calabrese
Nonostante l’entusiasmo per l’approvazione dell’IGP, Previtera denuncia alcune difficoltà che affliggono il comparto:
- Prezzi al minimo storico per il frutto destinato all’essenza.
- Importazione sottocosto di prodotto da altre province, come Cosenza e Crotone.
- Mancanza di ristori per la siccità dello scorso anno.
- Crisi climatica che continua a danneggiare le colture.
Previtera ha sottolineato l’importanza di combattere la diffusione di notizie false e di superare le opposizioni che hanno rallentato l’iter. In particolare, ha chiarito che l’IGP non consentirà l’ingresso di prodotto al di fuori dell’areale di produzione e che non esiste alcuna richiesta di riconoscimento DOP per il frutto.
“Auspichiamo che non ci siano ulteriori perdite di tempo e che si raggiunga il pieno riconoscimento dell’IGP per la prossima campagna di produzione,” ha affermato Previtera.
Verso un nuovo percorso inclusivo per il bergamotto
Nonostante le difficoltà, il Comitato promotore e le sigle che hanno sostenuto l’iter si dichiarano pronti a ripartire con un approccio inclusivo, finalizzato allo sviluppo del territorio e della filiera del bergamotto.
“Cambiare idea e manifestarlo è segno di intelligenza,” ha aggiunto Previtera, invitando tutti a collaborare fattivamente per il bene del territorio.
Tuttavia, coloro che continueranno a opporsi al riconoscimento dell’IGP si porrebbero automaticamente in contrasto con gli interessi della Calabria, danneggiando l’economia locale e il futuro del comparto.
“Confidiamo nelle eccezionali proprietà benefiche del principe degli agrumi, dimostrate durante la secolare e fantastica storia del Bergamotto di Reggio Calabria,” ha concluso Previtera.
