Il piccolo Matteo si inventa una parola: tutti pazzi per #petaloso


di Alessandro Sica – A tutti capita prima o poi di inventare un nome o un aggettivo bizzarro. Di storpiarlo, modificarne la sillaba finale. O di creare un nome mai sentito prima che però ha un’orecchiabilità forte. Efficace e diretta.

Se questa nuova parola inventata è il frutto della creatività di un bambino e se quel bambino ha la fortuna di avere come insegnante una giovane donna dai capelli viola intraprendente ed orgogliosa dei propri studenti di 42 anni e 21 di esperienza, tutto cambia.

A Copparo, provincia di Ferrara, alla domanda della maestra Margherita (sarà stata colpa del nome) ai suoi ragazzi “Come definireste un fiore? «Petaloso» risponde il piccolo Matteo (8 anni), perché pieno di petali.

«La parola, benché inesistente, mi è piaciuta, così ho suggerito di inviarla all’Accademia della Crusca per una valutazione», spiega l’insegnante ai giornali locali. E la Crusca ha risposto, con una rigorosa ma affettuosa lettera: «La tua parola è bella e chiara. Perché entri in un vocabolario, bisogna che la usino tante persone e tante persone la capiscano. Se riuscirai a diffondere la tua parola tra tante persone e tante persone in Italia cominceranno a dire “Come è petaloso questo fiore”, ecco allora «petaloso» sarà diventata una parola dell’italiano».

La notizia circola sul web e in men che non si dica, la rete ha risposto: #Petaloso diventando trending topic su Twitter, parola più cercata e condivisa.

«La maestra ci ha chiesto di descrivere un fiore. Ho scelto il mio preferito, quello che raccolgo nel giardino di casa. Mi piace perché ha tanti petali. E così ho scritto petaloso».