Reggio, Waterfront aperto alla città. Falcomatà: 'È il modo perfetto per ripartire'

Presenti all'inaugurazione il Presidente Anci Decaro, il Governatore Emiliano ed il consigliere regionale Irto. Tutti d'accordo sulla straordinaria opportunità per Reggio Calabria

Il giorno X è finalmente arrivato. I reggini attendevano da tanto l‘inaugurazione del Waterfront. È bene ricordare che quello che, a partire da oggi, sarà pienamente fruibile per la città di Reggio Calabria non è che una parte del maestoso progetto di Zaha Hadid che, salvo complicazioni dovrebbe vedere la creazione di un altro tassello: il Museo del Mare.

A ripercorrere la storia del Waterfront che, dopo lunghe peripezie ed aperture rinviate, finalmente diventa a tutti gli effetti uno spazio per la comunità, è stato il sindaco Giuseppe Falcomatà.

L’inaugurazione del Waterfront di Reggio Calabria

Così come promesso, per l’occasione, il Comune ha pensato davvero a tutto. Nella piazza antistante il lido comunale, adesso dominata dalla bellissima scala che conduce ad una riqualificata Pineta Zerbi sembra che il tempo sia tornato indietro allo scorso ottobre quando, in una piazza gremita, il sindaco salutava la città prima del ballottaggio che lo ha visto vincitore.

Una moltitudine di gente è presente all’evento, per gran parte di tratta di istituzioni e operatori dell’informazione che non possono assolutamente perdere un momento come l’inaugurazione del Watefront. Ed è proprio alla stampa che il sindaco metropolitano ha raccontato il progetto appena terminato composto però da tanti piccoli tasselli delle amministrazioni passate e, probabilmente, anche future:

“Questo non è che il tassello di un puzzle più ampio. Le città cambiano, si trasformano e questo avviene con il tempo, lentamente, anche se c’è la programmazione. Il rapporto di Reggio con il mare parte da lontano, dalla creazione del lungomare di Falcomatà che ci ha liberato dal “padrone delle ferriere” come è stato definito, eliminando quelle cortine di ferro. Un piano proseguito con l’amministrazione Scopelliti, che di questi luoghi ha il merito della progettazione, così come per il Museo del Mare. Un puzzle che continua oggi, ma con lo sguardo già al futuro di un fronte mare unico da Catona a Bocale. Quando diciamo “ci pensa il mare” il concetto è quello che ogni occasione di sviluppo turistico, economico, territoriale parte dalle potenzialità del mare. Le opere pubbliche sono della collettività, né di destra, né di sinistra. Inoltre, le opere belle come questa possono cambiare la vita delle persone”.

Per quanto riguarda l’inaugurazione tanto attesa, il sindaco ha affermato, invece:

“È l’unico ed il modo miglior per ripartire – ha detto alla stampa presente. Dopo lo stop a cui siamo stati costretti da oltre un anno a questa parte. In questi luoghi, in questa piazza oggi si respira finalmente libertà, tutto ciò che ci è mancato in questo anno sta a noi continuare a proteggerlo, fino a quando non saremo fuori dalla pandemia“.

Ospiti d’eccezione

Al Waterfront non mancano gli ospiti d’eccezione. Primo fra tutti Antonio Decaro, sindaco di Bari e Presidente Anci, invitato per l’occasione a Reggio Calabria che, alla stampa, ha ricordato:

“Al Sud è più difficile. Dobbiamo lavorare più faticosamente perché non c’è solamente da reperire risorse, ottenere autorizzazione, dobbiamo combattere con un po’ di scetticismo da parte dei cittadini che, spesso, non si fidano più delle istituzioni.

Poi c’è da tenere in conto anche la criminalità organizzata, succede qui, come nella mia città. La mafia cerca di infiltrarsi nelle diverse operazioni economiche, anche in quelle di riqualificazione però con buoni amministratori si riesce a tenere la schiena dritta e dimostrare come anche noi, qui al Sud, possiamo essere protagonisti di progetti importanti come questa che vedo oggi.

Questo è un altro Sud. Come diciamo spesso ai colleghi di Rimini e Riccione, se riusciamo a riqualificare il nostro lungomare non ce ne sarà più per nessuno perché abbiamo la fortuna di vivere in uno dei posti più belli del mondo”.

All’evento presente anche il Governatore della Puglia, Michele Emiliano:

“È una giornata di festa e di solito cosa si fa? Si invitano i vicini. Io sono qui con profondo amore per questa Regione e lo dico chiaro. Provo lo stesso orgoglio e, certe volte, la stessa rabbia di tutti i calabresi. Io non sono un politico di professione, mi sono trovato per caso a dover tenere le fila della mia città: Bari. Era un disastro, un luogo dove non riuscivamo a ricostruire i teatri, il traffico era impazzito, non riuscivamo a costruire case popolari. Oggi si sono dimenticati di tutto questo e navigano verso il G20, con una città che è cambiata in soli 15 anni. Questo lavoro può essere fatto ovunque, serve solo una grande determinazione, una volontà popolare che dal basso cambia le cose. Non credo agli uomini soli al comando, ai singoli che cambiano la storia. Avete anche voi un proverbio simile al nostro “ogni giorno una pietra alla parete” e si cambia la storia? Sono qui in Calabria assieme a Giuseppe per provare a cambiare il mondo, non a lasciarlo com’è. Il pericolo reale è che qualcuno pensi di lasciare le cose così, con il nord che viaggia lontano dal sud, perché loro tanto stanno bene. Noi abbiamo il compito di dare il nostro contributo all’Italia, anche a costo farli stare ancora meglio, perchè sono convinto che se riparte il sud, noi facciamo stare meglio anche il nord e di questo siamo contenti”.

Anche il consigliere regionale Irto ha partecipato all’evento, ricordando:

“Un messaggio straordinario, importante di speranza. Una città che riesce a cambiare nel cuore del suo salotto, la via marina. Reggio sta cercando di rilanciare il suo rapporto con il mare, fatto che porterà sviluppo non solo in termini paesaggistici ma anche economici”.